Graduatorie: per il Miur ci siamo

 

  di Luigi Francoda www.italiascuola.it,

pubblicato su Meridiano scuola il 24 agosto 2004

 

Continua la corsa contro il tempo per la definizione delle graduatorie permanenti e continuano i comunicati del Miur per assicurare che tutto procede bene, anche se con un pò di affanno. Dopo quello in data 19 agosto, è di ieri l'ultimo riepilogo diramato da viale Trastevere che dà per certa la conclusione delle operazioni per domani allorché, lo ricordiamo, scadrà il termine previsto dalla legge. Sarebbero già state effettuate 10.500 delle 15.000 nuove immissioni in ruolo del personale della scuola e le graduatorie aggiornate nell'80% delle province. Ma sul regolare avvio dell'anno scolastico promesso dal ministro si continua a registrare un certo scetticismo, anche in base alle notizie di gravi ritardi che arrivano dai Csa sparsi sul territorio. Inoltre, se anche si dovesse riuscire a definire tutte le nuove assunzioni, appare molto poco probabile il rispetto del normale iter per il conferimento delle supplenze annuali, ed è quasi certo che in molte province la palla passerà direttamente alle scuole. I ritardi e gli errori nel calcolo dei punteggi, tra l'altro all'origine di numerosi ricorsi, riguardano infatti proprio la terza fascia delle graduatorie, quella da dove viene selezionata la maggior parte degli incarichi di supplenza. Le colpe di una tale perdurante incertezza alla vigilia dell'inizio del nuovo anno sono molteplici: una gestione della legge di riforma dei punteggi delle graduatorie ai limiti dell'assurdo, con continui ripensamenti e marce indietro che hanno finito per aggiungere ulteriore incertezza a quella determinata dalla modifica precedente, oltre ad ingarbugliare il lavoro dei Csa già rallentato dal cattivo funzionamento del sistema informatico centrale.

E casomai la faccenda non fosse abbastanza ingarbugliata, il destino della terza fascia è appeso anche al pronunciamento, atteso per domani, del Tar del Lazio in merito a una richiesta di sospensiva contro la legge di riforma delle graduatorie n. 143/2003. Il ricorso è stato presentato dai sindacati confederali, dalla Gilda e da diverse associazioni di consumatori e di insegnanti precari che hanno ravvisato nella legge 143 diverse violazioni, ritenute tali anche dopo le sostanziali correzioni apportate dal successivo Ddl omnibus sulla pubblica amministrazione. Vengono contestati, tra gli altri, il non rispetto del principio di eguaglianza dei cittadini dinanzi alla legge, del riconoscimento del diritto al lavoro, del principio di imparzialità della pubblica amministrazione.

E' comunque probabile che il Miur, anche nel caso in cui il Tribunale dovesse accogliere la richiesta di sospensiva, si comporti come già altre volte in passato, e cioè non attuando la decisione in attesa della sentenza di merito e dell'eventuale appello."