Riforma: aumentano le classi coinvolte,

ma i fondi restano gli stessi

Emanata dal MIUR la circolare che dispone la ripartizione dei fondi
 per la realizzazione dell'autonomia scolastica. Il budget complessivo
 resta invariato, ma aumenta la quota destinata alle Direzione Regionali.
Più soldi anche per la formazione professionale.
Ai circoli didattici arriveranno meno soldi rispetto allo scorso anno.

  di R. P. da La Tecnica della scuola del 06/08/2004

 

 

Puntuale come i primi temporali agostani, anche quest'anno è arrivata la circolare ministeriale che definisce gli stanziamenti a sostegno dell'autonomia scolastica derivanti dalla legge n. 440 del 1997.
Rispetto allo scorso anno la somma complessiva diminuisce di 5 milioni di euro (201milioni scarsi, contro i 206 del 2003); cambia però la distribuzione rispetto alle diverse voci.
Lo scorso anno, per le iniziative a sostegno della riforma nel I ciclo di istruzione, per l'attuazione dei POF delle scuole e per le attività di formazione da realizzarsi a livello regionale o di singola istituzione scolastica erano stati stanziati 92milioni e mezzo di euro, esattamente come quest'anno; ma la quota riservata alle Direzioni Regionali, che era del 10%, sarà adesso del 15%.
In pratica alle scuole arriveranno un po' di soldi in meno.
Cambierà anche la ripartizione fra le scuole.
Facendo una simulazione su una regione tipo, come il Lazio si può fare questo raffronto:

 

2004

2003

Somma complessiva

8.325.900

8.459.000

Quota riservata alla Direzione Regionale

1.248.885

845.900

Quota per la scuola del I ciclo per l'attuazione della riforma  (infanzia e primaria nel 2003, anche la secondaria di 1° grado nel 2004)

3.996.432

4.224.500

Quota da dividere fra tutte le scuole in modo proporzionale alle dimensioni

3.080.583

3.383.600

 

In concreto succederà che la scuola secondaria di 1° grado avrà fondi maggiori rispetto allo scorso, mentre la scuola dell'infanzia e la primaria, che l'anno scorso beneficiavano di maggiori stanziamenti legati all'avvio della riforma, subiranno una decurtazione che si può stimare nell'ordine del 15-20%.
Resteranno del tutto invariate le somme disponibili per iniziative di integrazione degli alunni in situazione di handicap (poco meno di 11milioni di euro) mentre gli stanziamenti per la prosecuzione delle esperienze di alternanza scuola-lavoro o per la sperimentazione nel settore dell'istruzione professionale passeranno da 53milioni a 62milioni di euro.
In altre parole a fronte di un ampliamento del pubblico coinvolto dalla riforma (studenti, famiglie e docenti) gli stanziamenti, almeno quelli derivanti dalla legge n. 440, restano gli stessi.
Ma si tratta – spiegano dal Ministero – dei fondi relativi al 2004 (la riforma inizia a settembre e riguarda quindi solo 4 mesi dell'esercizio finanziario); per il 2005 sono già previsti opportuni aumenti.