LA BUONA SCUOLA: solo per i dirigenti scolastici!!
PRIME NOTE A CALDO DOPO Con una serie di voltafaccia e di proposte sconfessate è arrivata la buona scuola di Renzi. Di fatto si tratta della riconferma del modello aziendalista di natura privatistica introdotto da Luigi Berlinguer e implementato da tutti i governi Berlusconi. Scuole iperautonome con budget e organico autonomo definito, gestito e organizzato dalla dirigenza scolastica. Di fatto il Collegio dei Docenti viene ridotto a semplice organo strumentale delle decisioni della dirigenza, la quale può scegliere i docenti di staff, premiare i docenti "migliori" con risorse aggiuntive e addirittura assumere direttamente i docenti dall'organico funzionale in applicazione del piano triennale (il nuovo POF deciso sempre dal dirigente scolastico, "sentiti" il Collegio dei Docenti e il Consiglio di Istituto). Tutto ciò senza che il disegno di legge intervenga sulla valutazione dei dirigenti scolastici che diventano così autocrati di una scuola privatistica e che il disegno di legge premia con aumenti stipendiali.
In tale contesto la Gilda degli Insegnanti ribadisce che la Costituzione garantisce la libertà di insegnamento all'art.33 e che l'assunzione nella scuola statale deve avvenire solo con procedure concorsuali e non discrezionali. Da anni abbiamo richiesto che vi fosse una effettiva valorizzazione del collegio dei docenti con il riconoscimento della specifica funzione di coordinatore della didattica eletto dallo stesso Collegio, ruolo che si doveva affiancare a quello gestionale del dirigente e del Consiglio di Istituto. Con il DDL di riforma della scuola tale prospettiva, che a noi sembrava di puro buon senso e finalizzata al più ampio coinvolgimento dei docenti nelle scelte responsabili inerenti la didattica, viene cassata brutalmente. A QUESTO PUNTO E' NECESSARIO RICONDURRE LA SCUOLA ALLA DEMOCRAZIA. COME AVVIENE NELLE UNIVERSITA', NEI CONSERVATORI, NELLE ACCADEMIE DELLE BELLE ARTI PROPONIAMO ALLORA CHE IL PRESIDE, CON COSI' AMPI POTERI, DEBBA ESSERE NECESSARIAMENTE ELETTIVO.
PERSINO GLI "SCERIFFI" NEGLI USA SONO ELETTI DALLA POPOLAZIONE!! Di fronte ad un disegno di legge che ha caratteristiche molto pericolose per la scuola statale italiana, appare un semplice contentino la carta del docente con 500 euro annuo da spendere in materiali di aggiornamento, in hardware e software e attività culturali, mentre non condividiamo i passaggi del ddl sul finanziamento delle scuole con il 5% o le detrazioni fiscali per l'iscrizione alle scuole private senza che vi siano i necessari controlli sulla qualità, la gestione e l'organizzazione.
La Gilda degli Insegnanti di Venezia esprime preoccupazione per i tempi previsti per l'approvazione del disegno di legge che costringerebbe il Parlamento, per dare una prima soluzione al problema della stabilizzazione del precariato a partire dal 1 settembre 2015, a analisi superficiali e approssimative del dispositivo che presenta passaggi molto complessi e che potrebbero portare ad una inaccettabile riduzione degli spazi di contrattazione e di partecipazione dei docenti e del personale ATA alle scelte strategiche della scuola italiana. Confida in ogni caso che il Parlamento sappia cogliere l'occasione per modificare radicalmente le parti del disegno di legge che risultano per noi e per tanti inaccettabili, che apra un vero confronto con le organizzazione sindacali e le associazioni professionali e che spinga il governo a provvedere con le
necessarie modificazioni alla soluzione del precariato strutturale nella scuola con un decreto legge stralcio che è il vero provvedimento urgente da farsi. Venezia, 15 marzo 2015
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