Trasferimenti: la vera rivoluzione
sarebbe far funzionare normalmente il Miur
dalla Gilda degli insegnanti di Venezia,
16.3.2015
La rituale notizia dello spostamento delle date per la presentazione on line delle domande di trasferimento ci costringe ancora una volta ad alcune riflessioni e proposte di puro buon senso:
Perché ogni anno il contratto integrativo sulla mobilita viene ufficializzato da MIUR dopo il passaggio al MEF sempre più in ritardo? La firma dei sindacati era stata apposta ancora a dicembre.
Perché l'amministrazione, in colpevole ritardo, ha emanato una prima circolare che prevedeva un periodo di soli 15 giorni per la produzione delle domande di mobilità anche se tutte le OO.SS. avevano a gran voce chiesto un periodo più lungo?
Perché l'amministrazione continua a difendere un sistema informatico che presenta evidenti imperfezioni e che brilla per bloccarsi con incredibile frequenza?
Perché, nella stesura on line delle domande di trasferimento, vengono ad esempio chiesti ogni volta ai colleghi i dati storici che già si trovano nel sito del MIUR e che potrebbero essere tranquillamente corretti, modificati e salvati on line senza doverli copiare e incollare separatamente?
Le domande sarebbero molte di più se prendessimo in considerazione tutti i ritardi strutturali che contraddistinguono le scadenze dell'amministrazione.
Sembra che a troppi funzionari l'importante non sia far funzionare bene la macchina amministrativa, ma difendersi dietro l'apparente rispetto delle procedure.
Dov'è l'efficienza, efficacia e l'economicità che dovrebbe contraddistinguere l'attività della pubblica amministrazione? E poi si parla di "meritocrazia".
Venezia, 16 marzo 2015
Gilda degli insegnanti,
Federazione Gilda-Unams,
della provincia di Venezia