Scuola: il governo dei tweet e degli incompetenti dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 17.1.2015 Da almeno sei mesi le relazioni sindacali al MIUR sono state radicalmente ridotte. Gli incontri sono stati sporadici e limitati a semplici informazioni ex post di decisioni (poche) già prese dall'amministrazione. La logica prevalente è quella di considerare il sindacato come un fastidioso soggetto che inibisce le grandi "innovazioni". E' legittimo che il governo rivendichi la sua autonomia e il suo ruolo riformatore, ma sicuramente è inopportuno che non si voglia coinvolgere i soggetti più titolati a rappresentare i lavoratori della scuola preferendo l'interlocuzione con misteriosi "esperti", troppo spesso portatori di specifici interessi lobbistici. E mentre siamo subissati da tweet e dichiarazioni fantasiose dei soliti politici che spesso si contraddicono tra loro, la scuola vive una situazione paradossale:
Questa è solo una parte nelle numerose inadempienze che il MIUR sta evidenziando. Chiediamo che si riapra subito un tavolo al Ministero per consentire alle OO.SS. (e non solo ai giornalisti e alle televisioni) di discutere finalmente dei tanti aspetti oscuri che stanno contrassegnando la strada della "buona scuola" e può rischiare di trasformarsi nel solito tsunami di norme illeggibili, confuse e inapplicabili. Se chiedono ai docenti la didattica per competenze, i docenti chiedono certezze e competenza nell'affrontare i tanti problemi della scuola italiana, competenza che sembra in questa fase inesistente.
Gilda degli insegnanti, |