Se si torna alle commissioni di maturita’ dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 16.9.2014 Le esternazioni del Ministro Giannini in merito all’ulteriore riforma dell’Esame di Stato a conclusione del secondo ciclo preoccupano per la superficialità e l’improvvisazione. Dalle notizia giornalistiche il Ministro avrebbe proposto il ritorno alle commissioni di maturità composte tutte da commissari interni, come era già accaduto in modo scellerato durante il ministero Moratti. Le commissioni sarebbero presiedute da un presidente esterno “di garanzia”, ma sempre proveniente dal territorio di riferimento. Il tutto per risparmiare soldi (gli esami costano molto…). Si tratta di un provvedimento che la Gilda degli Insegnanti inaccettabile perché produrrebbe, come è accaduto nel recente passato, un radicale abbassamento della serietà della preparazione degli studenti e la mancanza di controllo sulla valutazione delle scuole private che potrebbero autocertificarsi livelli di competenze non veritieri. A questo punto si abbia il coraggio di prendere atto che lo Stato abdica dal compito di garantire le certificazioni in uscita dei corsi di studi e si elimini il valore legale del titolo di studio. Ciò comporterebbe in ogni caso il definitivo scivolamento del settore dell’istruzione in contesti privatistici che consideriamo pericolosi.
Venezia, 16 settembre 2014
Gilda degli insegnanti, |