Istituti Tecnici Superiori: Resoconto dell´informativa resa dall´Amministrazione alle organizzazioni sindacali dalla Gilda degli Insegnanti, 11.11.2014 Nella giornata odierna si è svolto l´ incontro sugli ITS, gli Istituti Tecnici Superiori, presieduto dal DG degli Ordinamenti Carmelina Palumbo, coadiuvata per gli aspetti tecnici dal Dott. Proietti. La Dott.ssa Palumbo ha focalizzato l´ attenzione sull´ accordo raggiunto nella Conferenza Stato/Regioni in merito al monitoraggio ed alla valutazione degli ITS a tutt´ oggi istituiti. Per quanto riguarda le risorse per il funzionamento degli ITS, esse sono erogate sia dallo Stato che dalle Regioni nelle quali sono stati istituiti. Lo Stato eroga ogni anno complessivamente 12 mln di euro, mentre ciascuna Regione è tenuta per legge a contribuire in misura non inferiore al 30% dell´ importo statale che riceve ciascuna Regione. Ovviamente - sono le parole della Dott.ssa Palumbo - ci sono Regioni che erogano il contributo minimo previsto, mentre altre più sensibili ed economicamente più ricche che superano perfino il contributo statale: al top si trova la Lombardia. Il monitoraggio e la raccolta dei dati che confluiscono nell´ apposita banca dati sono a cura dell´ INDIRE che sollecita le varie Regioni ad acquisire i dati richiesti. Tali dati sono utili per accertare il livello raggiunto da ciascun ITS che, qualora risulti deficitario, può perdere i finanziamenti statali.
Nel 2014 le risorse sono state allocate per il 60% in rapporto alla popolazione scolastica, mentre per il restante 40% in base ai giovani fra i 20 ed i 34 anni. Tre sono le fasce di diverso colore in cui sono collocati gli ITS: quella rossa raggruppa gli ITS che sono al di fuori dei parametri e che potrebbero perdere i finanziamenti statali, in quanto non raggiungono i 40 punti ed hanno un numero esiguo di frequentanti; nella fascia gialla si trovano gli ITS che presentano alcune carenze, mentre nella fascia verde sono raggruppati quelli con un punteggio maggiore di 60 e che raggiungono l´ eccellenza. Sempre secondo la Palumbo, come risulta dai dati forniti, circa il 65% dei frequentanti arriva a stipulare un contratto a tempo indeterminato, determinato o di apprendistato, oppure ad aprire una partita IVA. |