Mobilità, continua la manutenzione del testo del CCNI

Sul tappeto i temi delle aree disciplinari per il sostegno, degli ITP in esubero
e del vincolo di permanenza nella provincia di assunzione

 dalla Gilda degli Insegnanti, 12.11.2013 

Nell´incontro odierno ci si è soffermati sul D.L. 104/13 - il c.d. Decreto Carrozza sulla Scuola - appena convertito in legge, ed in particolare sugli aspetti che incidono sulla mobilità.

Infatti al tavolo di confronto con l´Amministrazione si è parlato dell´unificazione delle aree del sostegno delle superiori che saranno graduali sia per quanto riguarda le GAE, che vedranno unificare gli elenchi dal triennio 2017/20, che le immissioni in ruolo che continueranno ad essere effettuate distintamente per ciascuna area disciplinare.  Considerato quanto sopra, quindi, si ritiene di non intervenire nella mobilità nell´unificazione del sostegno - in quanto si inciderebbe sia sulle immissioni in ruolo che sulle supplenze - ma di rinviarne l´applicazione alle utilizzazioni ed alle assegnazioni provvisorie che sono meno invasive e, soprattutto, hanno dei riflessi solo sulle operazioni annuali che riguardano il personale di ruolo.

Si è affrontata anche la questione relativa agli ITP delle classi di concorso in esubero della C555 e della C999 che potranno transitare sulle classi di concorso per le quali hanno il titolo di studio previsto, nelle 3 fasi della mobilità territoriale, senza dover richiedere il passaggio di cattedra o di ruolo.

Infine, sempre in applicazione del Decreto Carrozza, il vincolo di permanenza quinquennale nella provincia d´immissione in ruolo previsto dalla L 106/11, è stato ridimensionato e riportato ad un triennio, come introdotto in precedenza dalla L 124/99. Pertanto, gli immessi in ruolo con decorrenza dal 1° settembre 2011 che furono i primi ad essere penalizzati, saranno i primi a beneficiarne, in quanto - scontando con l´anno scolastico 2013/14 il terzo anno di permanenza nella provincia d´immissione in ruolo - saranno liberi insperatamente di trasferirsi altrove, partecipando alla mobilità interprovinciale proprio con la prossima domanda di trasferimento.