Caro Ministro,
dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 1 settembre 2012 Negli ultimi giorni il Ministro Profumo sta rilasciando una serie di interviste alla stampa in merito alla futura indizione dei concorsi a cattedra. Le affermazioni che vengono riportate buttano benzina sul fuoco e determinano giustamente in tutto il precariato della scuola preoccupazione e arrabbiatura. Dire ai giornali che scompariranno in breve tempo le Graduatorie Ad Esaurimento (GAE) è una enorme stupidaggine che offende le migliaia di docenti che attraverso quelle graduatorie hanno consentito alla scuola italiana di funzionare negli ultimi dieci anni. E’ necessario che il Ministro abbia come obiettivo non la cassazione delle GAE, ma il loro svuotamento mediante la progressiva stabilizzazione dei docenti precari che da anni lavorano in classe, danno giudizi, valutazioni, fanno parte delle commissioni di esame dopo aver superato già concorsi e corsi di formazione per l’abilitazione (ricordiamo che le SSIS erano a pagamento..). Se è giusto tornare alle procedure concorsuali, che sono il metodo di reclutamento nel pubblico impiego previsto dalla Costituzione della Repubblica, sono le modalità proposte dal Ministro che non possono essere condivise. Sembra che il Ministro sia più interessato ad avere l’appoggio immediato diretto o indiretto delle principali forze politiche in Parlamento (PdL e PD in primis) piuttosto che cercare seriamente un percorso trasparente per arrivare finalmente alla riforma del reclutamento nella scuola. Non a caso il Ministro ha esternato i suoi propositi in occasione delle iniziative sulla scuola del PD che, ricordiamo, ha approvato in agosto uno scandaloso testo di riforma degli organi di governo della scuola (con base la proposta Aprea) insieme al PdL in Commissione Cultura della Camera dei Deputati. Il Ministro “tecnico” rischia di essere usato per fare il lavoro sporco che i partiti della “strana maggioranza” non avrebbero il coraggio di fare per paura di perdere consenso. Come Gilda ribadiamo le nostre richieste:
1 settembre 2012
Gilda degli insegnanti, |