Gilda

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Insegnanti

 

Venezia

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Un fantasma si aggira
nella testa di profumo…
...Luigi Berlinguer

dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 15 settembre 2012

IL Ministro Profumo non cessa di stupire. Dopo le accelerazioni sulla questione reclutamento e concorsi sulle quali FGU-Gilda degli Insegnanti ha in più occasioni ribadito le sue critiche e obiezioni, si viene a sapere da fonti interne al MIUR e da alcune agenzie di stampa che sarebbe stato creato il solito “gruppo di saggi” presso il Ministero per studiare in tempi brevi un progetto di riduzione di un anno del percorso di formazione per gli studenti italiani. Si passerebbe dalla situazione attuale (5 anni primaria, 3 anni secondaria di primo grado, 5 anni di secondaria di secondo grado) di 13 anni di formazione di cui 10 obbligatori ad un percorso complessivo di 12 anni con la perdita di almeno 50 mila docenti in organico. Il tutto in nome di una presunta omogeneità con gli altri paesi dell’area UE (ma, fatalità, non si parla mai dell’omogeneità degli stipendi dei docenti, dello status giuridico, del regime pensionistico, del peso dell’istruzione sul PIL, ecc.).

Il progetto dovrebbe essere posto all’ordine del giorno di un futuro Consiglio dei Ministri per presentare un probabile disegno di legge il Parlamento. Tempi e modalità sono al momento sconosciuti.

La notizia appare molto grave. Dopo anni di tagli agli organici e alla struttura in particolare della scuola primaria e secondaria di secondo grado si sta pensando di dare l’ultimo colpo alla qualità e credibilità della scuola pubblica statale nel nostro Paese. Ciò appare inoltre in aperta contraddizione con il processo di reclutamento che il Ministro intende mettere in atto. Se passasse il progetto di riduzione di un anno (quale? nella primaria? nelle medie? nelle superiori?) i calcoli sui fabbisogni del personale nei prossimi cinque anni sarebbero tutti da rifare e i posti disponibili per concorso o TFA sarebbero immediatamente ricondotti a cifre molto più basse.

Il vero Ministro sembra in tutti questi anni il vecchio Luigi Berlinguer che aveva proposto la riduzione di un anno del percorso formativo, la riduzione del monte ore di lezione, la riforma delle classi di concorso, del reclutamento con la separazione tra percorso di abilitazione (con le SSIS) e procedure di assunzione in ruolo, l’accentuazione del concetto di autonomia scolastica in senso aziendalista, la creazione di un sistema di valutazione dei docenti e delle scuole, il sistema tre più due che ha scassato l’università italiana. Non a caso il vecchio Berlinguer si è sempre schierato a favore della Gelmini e sta di fatto lavorando per sostenere Profumo.

La Gilda, che ha avuto un ruolo fondamentale per cacciare Berlinguer dal Ministero dell’Istruzione nel 2000 mobilitando la categoria contro il concorsaccio, invita tutti i colleghi a fare fronte comune contro simili progetti. Questo in nome non tanto dell’interesse di una categoria, ma del bene comune fondamentale che è l’istruzione pubblica statale in Italia. Che non può essere scombussolata ogni volta che cambia il titolare del dicastero di viale Trastevere.

 

 

15 settembre 2012

Gilda degli insegnanti,
Federazione Gilda-Unams,
della provincia di Venezia