Gilda

degli

Insegnanti

 

Venezia

della Provincia di

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Patto di stabilità.
Bloccare tutte le attività accessorie
e coinvolgere tutta la società civile

dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 17 ottobre 2012

Care colleghe e cari colleghi,

il governo Monti sta sferrando un attacco frontale e devastante contro gli insegnanti e tutta la scuola pubblica statale. Le norme presenti nella legge di stabilità 2013 (legge finanziaria) prevedono un aumento di un terzo dell’orario di lavoro di lezione frontale per i docenti della scuola secondaria senza alcun riconoscimento economico che stravolge unilateralmente il contratto collettivo di lavoro. Si tratta della più grande offensiva antisindacale fatta dallo Stato nei confronti del Pubblico Impiego applicando in modo strumentale le norme del D.Lgs. 150/09 (decreto Brunetta) che ha reintrodotto la prevalenza della legge rispetto alla contrattazione collettiva.

E’ anche il tentativo di dividere la categoria colpendo formalmente solo gli insegnanti della scuola secondaria. Se passa il principio di aumenti dei carichi di lavoro gratuiti per legge saranno toccati nel prossimo futuro anche i docenti della scuola dell’infanzia, della primaria e il personale ATA sempre con la finalità di comprimere la spesa pubblica.

E’ quindi necessaria la più forte e ampia mobilitazione dei docenti e del personale ATA in tutte le scuole. Si tratta di una battaglia di civiltà per la salvaguardia dei più elementari diritti dei lavoratori e per tutelare la scuola pubblica statale da politiche che la spingono verso la aziendalizzazione e la privatizzazione (vedi le recenti proposte sulla riforma degli organi collegiali passata in commissione cultura della Camera dei Deputati).

FGU-Gilda, insieme a CISL, UIL e SNALS, ha indetto una serie di mobilitazioni tra cui l’indizione di assemblee in contemporanea in tutte le scuole il giorno 13 novembre e uno sciopero con manifestazione nazionale il giorno 24 novembre. Sono le prime indicazioni unitarie che, dopo anni, le organizzazioni sindacali della scuola mettono in campo. Se il governo non ritirerà le norme sull’orario dei docenti dalla legge di stabilità e non darà risposte chiare rispetto a scatti di anzianità e precariato saremo costretti a indire ulteriori scioperi e forme di mobilitazione.

 GLI SCIOPERI SONO NECESSARI,
MA E’ ANCOR PIU’ NECESSARIO
BLOCCARE IMMEDIATAMENTE O RIDURRE IN MODO SIGNIFICATIVO
LE ATTIVITA’ ACCESSORIE E NON OBBLIGATORIE
COINVOLGENDO FAMIGLIE E STUDENTI
CON ASSEMBLEE E INCONTRI IN TUTTE LE SCUOLE

 Bisogna bloccare:

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Viaggi di istruzione

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Progetti non strettamente necessari alla normale attività didattica

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Partecipazione a commissioni

Bisogna rifiutare perché non obbligatori:

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Gli incarichi di collaboratore del dirigente

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Gli incarichi di coordinatore di classe, coordinatore di dipartimento, responsabile di plesso, sede, ecc.


Tutte le attività aggiuntive NON SONO OBBLIGATORIE  e sono riconosciute di norma con somme forfetarie nel Fondo di Istituto, spesso del tutte irrisorie rispetto al lavoro prestato, con contrattazione fatta dalle RSU.

Di fronte ad un blocco o alla sensibile riduzione di tali attività l’attività didattica normale non viene toccata. RICORDIAMO CHE SIAMO PAGATI PER FARE GLI INSEGNANTI e non per fare gli operatori sociali, i burocrati aiutanti dei dirigenti scolastici, gli accompagnatori turistici. Non siamo pagati per perdere tempo in inutili riunioni, per compilare inutili scartoffie che servono solo a legittimare chi le impone.

Questa forma di mobilitazione è sicuramente più incisiva della singola giornata di sciopero che in ogni caso bisogna fare. Profumo vuole farci diventare operatori sociali, babysitter, badanti per le persone diversamente abili. E’ la sua idea di scuola-centro sociale, NON LA NOSTRA.

 Venezia, 17 ottobre 2012

Gilda degli insegnanti,
Federazione Gilda-Unams,
della provincia di Venezia

 

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Leggi il comunicato della Gilda degli insegnanti di Venezia

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Patto di stabilità. Rifiuto a svolgere lavoro straordinario.