Il 12 saremo in piazza per coerenza
e per chiedere che si investa sul futuro

Comunicato stampa del coordinatore nazionale, Rino Di Meglio 

 dalla Gilda degli Insegnanti, 10.11.2011

Il nostro Paese e gran parte dell´Europa stanno vivendo un momento di crisi drammatica della quale il cittadino comune fa anche fatica a darsi spiegazioni nel bombardamento di "spread", "deficit", "default" eccetera. L´insieme è abbastanza sconfortante e crea uno stato di deprimente angoscia in tutti noi.

Tuttavia, proprio nei momenti di crisi e di imminente miseria l´intelligenza e la ragione vorrebbero che si investisse sul futuro. Che cosa, se non l´istruzione e la formazione dei giovani possono costituire il futuro di una nazione?

In Italia sino ad ora si è fatto il contrario:

-  sulla scuola solo tagli feroci, ponendo gli insegnanti superstiti in condizioni sempre più difficili e pesanti;

- insegnanti declassati ad operatori dell´istruzione e defraudati del poco che avevano;

-  norme, quelle varate dal ministro della funzione pubblica, che non portano risparmi ma feriscono la dignità e la libertà dei docenti.

Contro tutto ciò avevamo chiesto un momento di unità sindacale che superasse le divisioni politiche in nome del bene comune.

Una sola risposta: il silenzio.

Il 12 novembre saremo in piazza più che per manifestare contro un governo in agonia, se non già morto, per testimoniare la nostra coerenza; per ribadire la nostra volontà di continuare a batterci, anche con proposte serie, per fermare il degrado, vincere l´indifferenza e ridare forza alla scuola italiana ed alla professione docente.


Roma, 10 novembre 2011

 

Rino Di Meglio
Coordinatore nazionale