Docenti inidonei,
il provvedimento va ritirato

Senza limiti nella manovra l´accanimento sui più deboli

 dalla Gilda degli Insegnanti, 11.7.2011

Sulla scuola italiana, già da diversi anni, si è abbattuta la furia devastatrice di azioni di governo con falsi riformismi e crescente sottrazione di risorse umane e materiali. L´ultima finanziaria, nel tentativo di raschiare il fondo del barile, rischia veramente di sfondarlo: l´accanimento sui deboli, disabili, precari ed inidonei, tanto per citare l´evidente, è ormai giunto ad un livello insopportabile.

La manovra determina:

- stabilizzazione dell´organico di tutto il personale della scuola, a prescindere, dal 2012/13;

- riduzione dell´organico di sostegno;

- accorpamento selvaggio di istituti (peraltro materia di competenza delle regioni);

- riduzioni di esoneri per i vicari e conseguente peggioramento dell´organizzazione e del funzionamento delle scuole;

- sfiducia crescente nei riguardi delle patologie del personale (inasprimento introduzione di un medico dell´Inps nelle commissioni mediche che valuteranno le disabilità);

- peggioramento delle condizioni del precariato;

- attacco sempre più aggressivo e gratuito agli inidonei.

L´ultimo punto, forse il meno considerato, per l´esiguità del numero dei lavoratori (4000/5000 circa), è il più emblematico per cattiveria e ottusità.

La malattia non può essere una colpa: quindi è inaccettabile questa sorta di darwinismo mascherato che è palese nelle misure prese nella manovra.


Il tentativo maldestro di risparmiare qualcosa, tentando di riversare gli inidonei, tout court, nel personale ata o di farli transitare forzosamente in altri settori della P.A. è segnale di nessuna conoscenza del problema e allo stesso tempo indizio di insofferenza e di inciviltà per disagi o, peggio , anomalie che provengono dal contesto lavorativo.

Il burnout è una grande questione che sta venendo sempre più fuori, in questi ultimi anni e gran parte degli esonerati ha alle spalle situazioni di stress estremo nell´insegnamento o patologie oncologiche. Tanti, la stragrande maggioranza, seppure spesso in condizioni di emarginazione, hanno tuttavia accresciuto la professionalità con nuove competenze che mai sono state veramente censite, valorizzate e utilizzate nella scuola: questo è il vero spreco che è inaccettabile.

Le contraddizioni e le anomalie del provvedimento apriranno la via a inevitabili contenziosi.

La Gilda degli insegnanti non è disponibile alla dequalificazione o alla rottamazione degli inidonei e chiede un immediato ritiro del provvedimento.

Condividiamo pertanto la confusione e le perplessità che emergono dal documento del Conbs (Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici) riguardo alle norme che si stanno accavallando sulla regolamentazione del loro status.