Gilda

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Insegnanti

 

Venezia

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TFA: non sono una cosa seria

Tornano le SSIS e chi paga sono sempre i precari della scuola

dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 3.7.2011

La legge 10/9/2010 sulla nuova formazione iniziale degli insegnanti doveva essere un punto di riferimento di lungo periodo per la definizione di percorsi certi per il conseguimento dell’abilitazione per tutti coloro che intendevano seguire la carriera di insegnante nel nostro Paese.

Dopo la chiusura del carrozzone delle SSIS era necessario provvedere con un provvedimento che consentisse all’Italia di avere un vero percorso di formazione. Negli ultimi quattro anni in Italia, unico paese dell’area UE, è mancato completamente un percorso di formazione abilitante. Abbiamo così assistito alle scandalose abilitazioni conseguite a pagamento in Spagna o in altri paesi dell’UE che venivano riconosciute in Italia mentre migliaia di insegnanti non abilitati continuavano ad essere utilizzati nelle supplenze in terza fascia.

Gilda degli Insegnanti aveva dato un giudizio moderatamente positivo alla prima stesura del provvedimento, ma aveva messo in rilievo molte contraddizioni e i pericoli che potevano caratterizzare soprattutto la situazione transitoria, quella relativa agli accessi ai TFA nell’immediato (non abilitati in possesso dei titoli previsti per l’inserimento nelle graduatorie di istituto, congelati SSIS, abilitati che intendevano conseguire un’altra abilitazione, ecc.).

I decreti attuativi già approvati e quelli in arrivo hanno stravolto lo spirito della legge di riforma.

Di fatto i famosi TFA (tirocini formativi attivi) stanno diventando la riproposizione delle vecchie SSIS con la differenza che le SSIS erano biennali, mentre i TFA sono annuali. Ritornano inalterate tutte le dinamiche che avevano fatto diventare le SSIS una fonte di guadagno per le università, centri di potere baronale, occasioni di “carriera” per i formatori.

La grande differenza è che mentre le SSIS hanno sfornato molti più abilitati concedendo loro un iniquo punteggio aggiuntivo da far valere nelle graduatorie, punteggio ben superiore a quello previsto per due anni di supplenza annuale, i TFA dovrebbero essere organizzati su contingenti a numero chiuso con un massimo di incremento del 30% rispetto ai contingenti stabiliti dal MIUR.

I numeri dei contingenti che informalmente sono noti da tempo appaiono assolutamente insufficienti per organizzare corsi TFA in tutte le regioni, in tutte le province e per tutte le classi di concorso.

Manca ancora l’approvazione del regolamento delle nuove classi di concorso (si presume che saranno approvate verso la fine dell’anno) e quindi si rischia di far partire un percorso di formazione con TFA già obsoleto in particolare per l’insegnamento nella scuola superiore.

Per partecipare ai TFA bisogna affrontare un test nazionale a risposte chiuse, una prova scritta organizzata dalle università e una prova orale. In pratica un vero e proprio concorso ordinario!

Superato questo concorso gli ammessi dovrebbero poi seguire corsi e periodi di tirocinio pagando ovviamente le università che in questa fase di tagli alla spesa per l’istruzione vedono i TFA come insperata occasione per avere finanziamenti e per difendere in parte i loro organici.


E’ UNA SITUAZIONE SCANDALOSA! MEGLIO SAREBBE A QUESTO PUNTO ORGANIZZARE SEMPLICI CONCORSI ORDINARI CON UN ANNO DI TIROCINIO EX POST FATTO SERIAMENTE E SU CONTINGENTI MOLTO PIU’ AMPI DI QUANTO PREVISTO DAL MIUR.
IL CONSEGUIMENTO DELL’ABILITAZIONE NON COMPORTA INFATTI NESSUN AUTOMATISMO PER L’IMMISSIONE IN RUOLO. L’ABILITAZIONE E’ UN TITOLO CHE POTREBBE ESSERE SPESO ANCHE IN CONTESTI DIVERSI DA QUELLO SCOLASTICO TRADIZIONALE E NEGLI ALTRI PAESI DELL’UE.


Alcune “agenzie di formazione” pubbliche e private stanno predisponendo già ora corsi di preparazione al superamento delle prove di accesso ai TFA, corsi a pagamento (da 200 a 500 euro). In una situazione così confusa e con contingenti ridottissimi per la stragrande maggioranza delle classi di concorso ciò è solo una fraudolenta vendita della speranza.

GILDA DEGLI INSEGNANTI INVITA I COLLEGHI AD ASPETTARE LA PUBBLICAZIONE DEFINITIVA DEI REGOLAMENTI ATTUATIVI E DEI CONTINGENTI DEI TFA ATTIVABILI CONCRETAMENTE A LIVELLO TERRITORIALE. SOLO DOPO SI POTRANNO ORGANIZZARE INCONTRI DI PREPARAZIONE PER GLI ACCESSI AI TFA.

GILDA INTENDE AIUTARE I COLLEGHI CHE INTENDONO PARTECIPARE AI TFA, MA SENZA PRENDERE IN GIRO NESSUNO E A COSTI ACCESSIBILI.

Organizzeremo quindi incontri e materiali di informazione e preparazione a partire da settembre. Prima è solo una presa in giro. I colleghi che fossero interessati all’avvio di corsi di preparazione ai TFA sono pregati di contattare via mail le sedi della Gilda degli Insegnanti.

 

punto elenco

Cos'è il TFA.

punto elenco

“Fabbisogno formativo” (per regioni e per classi di concorso)

punto elenco

DM 4.4.2011 n. 139

punto elenco

DM 10.9.2010, n. 249 - Regolamento della formazione iniziale degli insegnanti

 

 

Gilda degli Insegnanti di Venezia
Federazione Gilda Unams