COMUNICATO STAMPA
Riforma delle Superiori:
dalla Gilda degli insegnanti, 4.2.2010 “Una riforma che penalizza fortemente le seconde, terze e quarte classi su cui ricadranno i tagli previsti dal governo”: è quanto afferma il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, commentando l’esito dell’incontro avvenuto ieri, alla vigilia del Consiglio dei Ministri, tra i sindacati e i tecnici del ministero dell’Istruzione.
“Il governo ha
accolto in parte i pareri espressi dalle commissioni parlamentari e
dal Consiglio di Stato, ma per poter avviare la riforma sin dal
prossimo anno e applicarla soltanto alle prime classi, così come
richiesto dagli organi consultivi, è stato deciso di operare i tagli
su tutte le altre classi, escluse le quinte. Ciò significa –
sottolinea Di Meglio – che saranno penalizzate le materie che
contano un monte ore annuo pari o superiore a 99, ovvero quelle che
caratterizzano i singoli indirizzi di studio. In questo quadro –
dichiara il coordinatore nazionale – la nostra posizione non può che
essere fortemente critica, perché è evidente che studenti e docenti
delle classi vittime dei tagli non avranno più alcuna certezza
rispetto ai percorsi didattici che hanno intrapreso. E resta un
punto interrogativo anche il futuro degli insegnanti che, a causa
della riduzione dell’orario, perderanno il posto di lavoro. In
merito a ciò non è giunta alcuna risposta da parte del ministero
che, ancora una volta, - conclude Di Meglio – si è dimostrato sordo
alle nostre rivendicazioni, rifiutando di prendere in considerazione
l’unica soluzione possibile: posticipare di un anno l’avvio della
riforma”. Ufficio Stampa Gilda degli Insegnanti |