Misure straordinarie per i precari:
esito dell'incontro al MIUR.

dalla Gilda degli insegnanti, 11.9.2009

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Ieri pomeriggio, giovedì 10 settembre, si è svolto il previsto incontro MIUR/OO.SS avente per oggetto i provvedimenti attuativi dello specifico articolo del decreto-legge Ronchi contenente le "misure straordinarie" per i precari. L'Amministrazione ha presentato una bozza di decreto ministeriale in ordine al quale le organizzazioni sindacali sono state invitate a presentare osservazioni e proposte di modifica entro lunedì 14 settembre.

Potranno accedere alle misure straordinarie previste, limitatamente all’anno scolastico 2009-2010, i docenti e gli ata inseriti a pieno titolo nelle graduatorie ad esaurimento e permanenti, già destinatari di contratto a tempo determinato di durata annuale o sino al termine delle attività didattiche nell’anno scolastico 2008-2009, che non abbiano potuto stipulare per l’anno scolastico 2009-2010 la stessa tipologia di contratto per carenza di posti disponibili.

Non potranno fruire delle dette disposizioni i rinunciatari di contratti a tempo determinato, gli immessi in ruolo che si siano avvalsi dell’art. 36 del CCNL ed i pensionati, tutti con decorrenza dal 01.09.2009.

La F.G.U. ha fatto presente che non possono essere parimenti esclusi coloro che, pur immessi in ruolo con decorrenza giuridica dal 01.09.2009, vedranno decorrere gli effetti economici dal 01.09.2010 (ricadono in questa tipologia tutti gli immessi in ruolo successivamente al 31 agosto scorso).

I beneficiari dovranno presentare apposita domanda all'USP nelle cui graduatorie sono inseriti e dove nell’anno scolastico 2008-2009 hanno stipulato contratto a tempo determinato, dichiarando la propria disponibilità ad essere utilizzati per le supplenze temporanee dei dirigenti scolastici.

Molti sono i nodi da sciogliere.

1) Manca ancora un accordo fra MIUR e Regioni relativamente ai bandi per i progetti - da coordinare con i contratti di disponibilità - cui avranno accesso le istituzioni scolastiche. In particolare devono essere meglio definite le condizioni di accesso e/o di passaggio dall'utilizzo su supplenze all'impiego nei progetti finanziati nell'ambito degli accordi regionali. In linea di massima l'adesione ad un progetto regionale da parte del personale interessato lo escluderebbe dai contratti di disponibilità. Dovrebbe essere consentito rinunciare ad una supplenza temporanea già conferita per accettare un incarico da progetto, ma non sarebbe possibile il contrario.

2) Esiste un problema di cumulo fra le tipologie di reddito interessate: stipendio, disoccupazione e progetto. L'INPS infatti consente il cumulo di stipendio e indennità di disoccupazione, ma oltre certi limiti i proventi relativi alla partecipazione ad un progetto non si conciliano con gli altri redditi.

3) Vanno definiti i criteri e gli ambiti territoriali di utilizzo del personale. L’amministrazione ha presentato una proposta che obbligherebbe gli interessati ad essere disponibili nell'intera provincia. La F.G.U. nel rilevare la stridente incoerenza rispetto alla volontà dell'Amministrazione e delle istituzioni scolastiche di snellire la pletora di adempimenti indispensabili per trovare un supplente, ha ritenuto inaccettabile tale proposta, che va decisamente ridimensionata a garanzia degli aventi titolo: ci sono singoli distretti che coprono una superficie molto estesa, si pensi alle province montane la cui orografia accidentata ostacola enormemente i collegamenti. Tale proposta potrebbe risultare giustificata solo per quanto riguarda le classi di concorso o tipologie di posti poco presenti sul territorio provinciale, ma non può essere estesa indiscriminatamente alla scuola dell'infanzia, alla primaria, alla secondaria di primo grado ed alle classi di concorso delle superiori che sono impartite in tutte o in un consistente numero di istituzioni scolastiche. Per la scuola dell'obbligo, per l'infanzia e le classi di concorso sufficientemente diffuse non si deve andare oltre un ambito territoriale ristretto, anche in considerazione del fatto che la rinuncia ad una supplenza comporta la cancellazione dalla precedenza prevista e dal diritto all'indennità di disoccupazione.

4) La F.G.U. continua a sostenere il pieno diritto dei precari con contratto annuale o fino al 30 giugno, assunti dai dirigenti scolastici nel decorso anno scolastico in seguito all'esaurimento delle graduatorie ad esaurimento e sugli spezzoni non eccedenti le 6 ore settimanali che, a parità di requisiti, sono sottratte alla competenza degli USP. Si ritiene inoltre ingiustificata l'esclusione che sembra palesarsi dall'integrazione di qualsivoglia sostegno economico - al contrario della tesi sostenuta dall'Amministrazione nell' incontro precedente durante il quale, in risposta ad una precisa domanda della F.G.U., aveva affermato che la tutela economica avrebbe garantito lo stesso numero di ore oppure il posto intero ottenuto nel decorso anno scolastico - di tutti coloro che, già destinatari di contratto su posto intero, si sono visti costretti ad accettare un misero spezzone.

5) Altro punto da risolvere è l' attribuzione del punteggio a chi accetterà un progetto con la Regione di appartenenza, dato che i progetti solitamente non sono riconducibili alle attività curriculari, ma sembra prevalente l'orientamento tendente a riconoscere il punteggio nella graduatoria dalla quale si viene individuati.

6) Per quanto riguarda le modalità d' interpello occorrerà predisporre, col concorso delle proposte delle OO.SS., un apposito regolamento.

La F.G.U. ha ribadito:

- il forte ritardo con cui si sta tentando di trovare una soluzione allo stato di disoccupazione in cui versano decine di migliaia di precari, a fronte della salvaguardia dei 12/13.000 ai quali si vuole estendere la tutela economica, la copertura contributiva ed il punteggio;

- l'esiguità numerica del personale che potrà ottenere un sostegno economico;

- l'esigenza di sedersi ad un tavolo tecnico-politico con una rappresentanza delle Regioni, dell'INPS e del MEF, in quanto soggetti direttamente interessati ai provvedimenti che si sta per porre in essere.

Il prossimo incontro è calendarizzato per martedì 15 settembre.