COMUNICATO STAMPA

Discriminazione ai danni dei cittadini italiani

dal Coordinatore della Gilda degli insegnanti, Rino di Meglio, 9.3.2009

La legge 296/06 ha trasformato le graduatorie permanenti, istituite con legge 124/99 e finalizzate alla stabilizzazione nel tempo del rapporto di lavoro dei docenti precari, così come rideterminate dalla leggi 143/04 e 186/04, in “graduatorie ad esaurimento”, senza possibilità, cioè, per chi non vi fosse incluso, di entrarvi in seguito, salvo alcuni specifici casi già espressamente previsti (fra tutti, i corsi speciali abilitanti indetti con DD.MM. 21/05 e 85/05).

Relativamente all’aggiornamento delle suddette graduatorie per il prossimo biennio, nella bozza predisposta dal Ministero dell’Istruzione e diffusa ai Sindacati è previsto per i cittadini comunitari la possibilità di presentare domanda di inserimento a “pettine”, cioè con l’eventuale scavalcamento di quelli già inseriti, creando addirittura per cittadini stranieri una situazione di privilegio a danno di quelli italiani che, pur possedendo eventualmente gli stessi requisiti, non potrebbero avere ora accesso alle graduatorie.

Si tratta di una sanatoria a favore degli stranieri del tutto immotivata e bizzarra, anche perché già in sede di domanda presentata precedentemente nel 2007, i cittadini comunitari in possesso dei titoli sono stati inseriti regolarmente, ad esempio quest’anno due cittadini romeni sono stati immessi in ruolo, in provincia di Pordenone, in base alla graduatoria ad esaurimento.
Una riapertura per i soli stranieri della graduatoria potrebbe creare, nelle province del confine orientale, addirittura delle situazioni di pendolarismo da parte dei paesi comunitari confinanti.

Altro fatto grave è l’inserimento, sempre “a pettine”, dei cittadini italiani in possesso di abilitazioni conseguite all’estero; si tratta di abilitazioni che non sono equiparabili a quelle italiane, si cita quale esempio le abilitazioni spagnole, che si conseguono con due sessioni di 45 giorni e che sono ormai oggetto di vendita direttamente in Italia, sia a Roma che a Milano.

Per ultimo, è previsto l’inserimento a pieno titolo, sempre cioè con la possibilità di scavalcare chi è già presente in queste graduatorie ad esaurimento, dei cittadini italiani o comunitari che ottengano il riconoscimento del servizio prestato in paesi extracomunitari. Che significa? Che un algerino con cittadinanza francese può farsi riconoscere i titoli conseguiti in Kenia ed entrare di ruolo nelle scuole italiane?

Roma, 9 marzo 2009

Il Coordinatore nazionale
Rino Di Meglio