SCUOLE PRIVATE: BONUS?
GELMINI INTERVENGA PIUTTOSTO
SU SCANDALO LAVORO NERO

dalla Gilda degli insegnanti, 18.6.2009

Il ministro Gelmini ha dichiarato che vuole “Costituzione alla mano, offrire sostegno economico alle scuole paritarie”.

Al ministro – afferma il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti - ricordiamo semplicemente che l'articolo 33 della Costituzione afferma che “enti e privati hanno il diritto di istituire scuole e istituti di educazione senza oneri per lo Stato”.

La Gilda degli Insegnanti – sottolinea Di Meglio - aspetta inutilmente da quasi tre mesi una risposta da parte del ministro rispetto allo scandalo, evidenziato soprattutto nel Sud del Paese, delle scuole private che sfruttano i docenti precari facendoli lavorare senza stipendio e contributi in cambio del punteggio da utilizzare nelle graduatorie statali.

Un meccanismo perverso – accusa il coordinatore nazionale della Gilda – che, in pratica, rappresenta una forma di finanziamento occulto alle scuole private che così hanno personale gratis a volontà. Non sono rari, inoltre, i casi di supplenti che hanno contratti di poche ore settimanali, senza percepire un euro ma ricevendo in cambio punteggio, e che nel frattempo hanno un'altra occupazione in nero. Senza considerare i numerosi casi di scuole paritarie, per esempio in Campania, che sono in realtà diplomifici dove gli studenti non frequentano le lezioni ma, pagando, vengono comunque ammessi a sostenere l'esame di maturità all'interno dell'istituto.

Di fronte a questo inequivocabile sistema di illegalità diffusa – dichiara Di Meglio – ci sembra quanto mai fuori luogo l'intenzione espressa dal ministro Gelmini di assegnare un bonus alle famiglie che vogliono iscrivere i propri figli alle scuole paritarie.

La Gilda degli Insegnanti – conclude Di Meglio – non si stancherà mai di lottare contro la corruzione e il malaffare che sono tanto più gravi se inquinano un settore, come quello dell’istruzione, che ha innanzitutto il dovere di formare cittadini onesti e rispettosi delle regole”.
 

Roma, 18 giugno 2009

Ufficio stampa
Gilda degli Insegnanti