Terremoto Abruzzo:
convocazione al Miur

dalla Gilda degli insegnanti, 21.4.2009

Si è svolta ieri pomeriggio (20 aprile 2009) presso il Ministero della Pubblica Istruzione una riunione tra i rappresentanti dell’Amministrazione centrale e le Organizzazioni Sindacali per affrontare le problematiche relative alla situazione che si è venuta a creare per il personale della scuola dopo il sisma che ha coinvolto la Provincia dell’Aquila.

Durante l’incontro l’Amministrazione e le Organizzazioni sindacali si sono trovate concordi nel ritenere prioritaria la necessità di tutelare le esigenze del personale della scuola residente nelle zone colpite dal sisma che in questo momento sta affrontando serie difficoltà nella vita di tutti i giorni.

Per tale motivo il MIUR ha emanato una serie di Decreti Ministeriali di cui abbiamo già dato notizia, nonchè il nuovo DM prot. 1008 del 17 aprile 2009 in cui si ribadisce che l’intero personale della scuola residente nei comuni colpiti dal sisma, allorché sia temporaneamente alloggiato in strutture provvisorie ovvero sia dimorante in località diversa da quella abituale, possa assumere servizio non necessariamente nella scuola di titolarità ma anche in quella più vicina alla propria attuale dimora.

Riguardo al DM 3542 la delegazione della Federazione Gilda-Unams ha fatto presente che agli artt. 2 e 3 pone un’ingiustificata differenza di trattamento tra il personale della scuola che dimora nelle zone colpite dal sisma.
Infatti, mentre il presupposto per l’applicazione dell’art. 2 è la circostanza che il personale della scuola, pur dimorando nelle zone sinistrate, abbia la sede di servizio dichiarata inagibile, l’art. 3 pone come condizione per la sua applicazione solo che detto personale dimori, a causa del sisma, in altra provincia della regione Abruzzo.
Ne consegue che il personale che, ad oggi, risiede in una tenda nel comune di L’Aquila e abbia come sede di servizio un comune della provincia (ad esempio Avezzano) dove le lezioni sono regolarmente iniziate, è costretto a riprendere servizio tra mille disagi perché a tali persone non è applicabile né il contenuto dell’art. 2 (la scuola di servizio,in altro comune, è agibile) né l’art. 3 (non dimora in altra provincia ma a L’Aquila).

Il Decreto del 17 aprile - ha precisato la nostra delegazione – pur avendo apportato un’importante aggiunta all’art. 3 dove prevede che il personale della scuola residente nel comune di L’Aquila e titolare in scuola ubicata in altra Regione è tenuto ad assumere servizio nell’istituzione scolastica più vicino alla sua attuale dimora, non risolve il problema segnalato.

Sul Decreto 3543 è stato chiesto di precisare, in modo netto e perentorio, che gli alunni frequentanti scuole colpite dal sisma temporaneamente inagibili, possano frequentare le lezioni in altri Istituti scolastici ma che tali alunni dovranno essere scrutinati dalle loro scuole ovvero dove erano iscritti alla data del 4 aprile 2009.
Sulle questioni sopra riportate l’Amministrazione si è impegnata a produrre adeguati chiarimenti.

La delegazione della Federazione GILDA-UINAMS, inoltre, preso atto che con la totale chiusura di tutti i plessi scolastici del comune di L’Aquila è di fatto impossibile per gli Istituti svolgere le operazioni preliminari inerenti la determinazione degli organici, ha insistito presso l’Amministrazione nella richiesta di congelare l’attuale organico e, dunque, di confermare per il prossimo anno l’organico di diritto dell’attuale anno scolastico.
E’ stato inoltre fatto notare che per evidenti ragioni di interconnessione con gli organici, non sarà possibile dar luogo al provvedimento di dimensionamento della rete scolastica regionale.

Inoltre è stato chiesto al MIUR un provvedimento che proroghi in modo automatico al termine dell’anno scolastico tutte le nomine a tempo determinato che i docenti precari avevano in corso alla data del sisma.
E’ stata ribadita la richiesta, già fatta unitariamente dalle organizzazioni sindacali di rendere disponibili ulteriori quote aggiuntive di permessi sia per il personale residente nelle zone colpite dal sisma oppure interessato ad eventuali iniziati di volontariato.
Infine è stata avanzata l’istanza di concedere una proroga per la presentazione delle domande per il rinnovo delle graduatorie ad esaurimento, di assicurare la revoca volontaria e la rinuncia per motivi straordinari al personale che ha presentato domanda di mobilità, di prevedere nel contratto sulle utilizzazioni/assegnazioni provvisorie norme straordinarie che permettano al personale di lasciare con maggiore facilità le zone sismiche o che voglia ritornare nelle predette zone.

L’Amministrazione si è riservata di fornire precise risposte alle richieste ricevute, anche nella considerazione che sarà necessario acquisire il parere vincolante del Ministero dell’Economia per il congelamento dell’attuale organico.
 

Roma, 21 aprile 2009