COMUNICATO STAMPA
Tormentone meritocrazia, Gilda:
per migliorare la scuola occorre
l'impegno di tutti i docenti.

dall'Ufficio stampa della Gilda degli Insegnanti, 4.4.2008

 

“La meritocrazia sembra essere diventata il cavallo di battaglia di tutti i politici impegnati in questa campagna elettorale, ma in realtà a nessun candidato interessa la qualità della scuola”. Così la Gilda degli Insegnanti commenta le posizioni sul sistema scolastico italiano espresse dagli esponenti politici dei diversi schieramenti in corsa per le imminenti consultazioni.

Secondo l’associazione, infatti, “se la classe politica volesse davvero premiare i più bravi, lo potrebbero già fare sulla base dell’indagine IEA PIRLS 2006 che ha collocato la nostra scuola primaria fra i primi posti. Ma, come evidenzia lo stesso rapporto, – sottolinea la Gilda – per migliorare la scuola occorre l’impegno di un intero corpo docente”.

Per dimostrare che il principio della meritocrazia, osannato da tutti i partiti, non è la via maestra per risolvere i tanti problemi che affliggono il mondo della scuola, la Gilda prende come esempio il fondo d’istituto, “un esperimento, seppur in misura ridotta, – afferma l’associazione – di premiazione di chi si impegna di più e che, invece, ha ridotto la scuola a un progettificio inutile. Davvero si pensa che pagare di più i cosiddetti migliori spingerà i colleghi a imitarli? – domanda provocatoriamente la Gilda – Non potrebbe scattare, invece, il fenomeno opposto, considerato che i più bravi premiati sarebbero pochi? Invece di studiare contorti meccanismi per individuare gli insegnanti degni di merito, – suggerisce concludendo la Gilda – sarebbe preferibile cominciare a premiare i tanti maestri e le tante maestre che, come emerge dall’indagine IEA PIRLS 2006, risultano tra i più bravi in Europa”.


Roma, 4 aprile 2008

Ufficio stampa
della Gilda degli Insegnanti