COMUNICATO STAMPA.
Contratto: dalla Gilda un sì con riserva,
limitate le risorse.
dalla
Gilda degli Insegnanti, 8/10/2007
È un sì ma con riserva
quello espresso dalla Gilda degli Insegnanti sull’ipotesi di contratto
siglato all’Aran dopo due anni di attesa. L’assemblea dei delegati
riunita a Fiuggi ha, infatti, votato a grande maggioranza il testo,
riservandosi però di firmare definitivamente solo dopo una capillare
consultazione con i propri iscritti.
“È stato sventato – afferma il coordinatore nazionale Rino Di Meglio –
il tentativo di introdurre criteri di differenziazione retributiva dei
docenti in assenza di un serio progetto e di risorse aggiuntive, ma –
nota Di Meglio – non possiamo non criticare alcuni punti, primo fra
tutti la limitatezza delle risorse che risultano parziali e in ritardo
rispetto all’aumento del costo della vita. Senza considerare, poi, che
una parte di quelle utilizzate risalgono addirittura al precedente
contratto biennale”.
Altro nodo critico, secondo la Gilda, è la mancata individuazione dei
criteri di suddivisione del fondo d’istituto tra docenti e il
personale Ata, “che – dichiara Di Meglio – significa non valorizzare
la professionalità dei docenti. Inoltre – aggiunge - non condividiamo
il rinvio alla contrattazione dell’indennità di vacanza contrattuale,
perché ciò vuol dire abrogare di fatto l’unica sanzione prevista per
l’inadempienza di parte pubblica”.
Positivo, invece, il giudizio espresso dall’associazione sulla
decisione di impiegare le risorse del fondo di istituto
prioritariamente per le attività di insegnamento, che si traduce in un
serio tentativo ridimensionamento della “scuola progettificio”, sulla
rivalutazione dei compensi relativi alle ore di insegnamento e sul
miglioramento delle norme riferite a precari e permessi. “Inoltre
l’assemblea – conclude il coordinatore nazionale – ha valutato
positivamente anche altri elementi, come la riformulazione del monte
ore di riunioni collegiali, passate da “almeno 40” a “fino a 40”; la
cassazione dell’articolo che impediva la trasformazione del rapporto a
tempo determinato in rapporto a tempo indeterminato; il riconoscimento
della condizione del mobbing e il fatto che i permessi di tre giorni
siano diventati un diritto per i docenti e quindi non siano più
sottoposti alla discrezionalità dei dirigenti scolastici”.
Roma, 8 ottobre 2007