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GILDA DEGLI INSEGNANTI |
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Contratto Scuola:
un primo commento.
di Libero Tassella, dalla
Gilda di Napoli,
11/10/2007
Nel corso dell'Assemblea
Nazionale di Fiuggi dei giorni 5 - 6 - 7 - 8 ottobre è stata data una
valutazione complessiva negativa del nuovo CCNL, sia da parte dei
delegati che si sono espressi per la sigla dell'accordo sia per i
delegati che si sono espressi per la non sigla dell'accordo
contrattuale.
Gli aspetti più inquietanti di questo contratto sono allocati nella
parte economica e sono un segnale politico inequivocabile: l'attuale
governo di centrosinistra, come e ancor più di quello di centro
destra, nonostante i ripetuti proclami di voler volorizzare la
professione docente, non ha in alcun conto, a differenza di quanto
accade in altri paesi UE, il lavoro degli insegnanti soprattutto per
quanto riguarda la loro retribuzione che subisce, con questo
contratto, un netto arretramento.
Con questo contratto quadriennale che, visti i continui, ripetuti
ritardi con i quali si procede al rinnovo, potrebbe essere un
contratto della durata di sei anni, è tramontata l'idea stessa di un
aggancio alla media degli stipendi europei a breve e a medio termine.
Gli insegnanti sono sempre più assimilati agli impiegati dello Stato e
subiscono la stessa considerazione da parte dei decisori politici:
sono considerati tout court una spesa da tagliare, come si può anche
dedurre dalla Legge Finanziaria 2008 licenziata dal Consiglio dei
Ministri.
E' prevalsa a Fiuggi la tesi di una scelta politica a favore della
firma, per esserci laddove i confederali, in spregio a tutte le
libertà sindacali e alla stessa democrazia, hanno riservato la
partecipazione alla contrattazione secondaria ai tavoli nazionali,
regionali e di istituto ai soli firmatari del contratto nazionale.
Per esserci ed essere scomodi ma propositivi e sempre dalla parte
della categoria dei docenti nei luoghi dove si scrivono le regole che
presiedono all'organizzazione del nostro lavoro.
Con la contrattualizzazione del rapporto di lavoro il panorama è
cambiato e senza firma si sarebbe stati condannati a un lungo
Aventino; ad esempio non avremmo potuto assistere le RSU elette nelle
nostre liste ovvero assumere tutte quelle informazioni che mettiamo
sui siti nei mesi estivi e che costituiscono nelle realtà territoriali
le uniche fonti di informazione per i docenti che devono essere
immessi in ruolo e per i precari che aspirano a supplenze.
Gli elementi dell'articolato che recepiscono alcuni punti della nostra
piattaforma, saranno illustrati da documenti nazionali in dettaglio e
nelle assemblee sindacali. La Gilda degli Insegnanti, come ha deciso
l'AN, sentirà la categoria prima della firma definitiva all'accordo.
Comunque, elemento di grossa novità e civiltà nell'accordo è la
questione mobbing e l'aver detto che l'utilizzo del fondo d'istituto è
usato con priorità per la retribuzione delle attività didattiche e non
come avviene adesso per finanziare il lavoro che dovrebbe svolgere il
dirigente scolastico, ma che delega alla pletora di collaboratori e
sottocollaboratori, nè per disperdersi in quella sorta di progettifici
quali sono diventate le nostre scuole.
Questi elementi positivi sono farina del nostro sacco.
Occorre dire, per onestà intellettuale, che per i docenti la strada si
fa sempre più in salita e continuano i processi in atto di
impiegatizzazione e "proletarizzazione" della professione in un
contesto di descolarizzazione in progress nel nostro Paese come in
altri Paesi; ma gli stessi insegnanti devono sapere che, senza la
mobilitazione, senza la scelta di appartenere ad una associazione
professionale, il loro destino è segnato.
Ecco perchè contro la finanziaria che non mette un euro per i rinnovi
dei contratti per il prossimo biennio e che pratica tagli e propone
altre cose inquietanti, la Gilda degli Insegnanti ha deciso nella
medesima AN di scioperare il giorno 27 ottobre.
Napoli,
11 ottobre 2007