La Scuola siamo noi.

dalla Gilda degli Insegnanti, 23 maggio 2007

 

Esibiamo, con orgoglio, quel “semplice lavoro di aula” di trasmettere i contenuti delle discipline . Senza il quale nessuna “buona scuola” è possibile.

Positiva l’idea di attirare l’ attenzione su ciò che di quotidiano ed eccellente la scuola fa, in silenzio e senza diventare “notizia”. Così come è apprezzabile l’ attenzione verso la scuola, pur se concentrata in una sola settimana.

Tuttavia, non si può dimenticare che “l’accanimento mediatico” degli ultimi tempi contro la Scuola è solo l’ultimo tassello di un processo di delegittimazione della Scuola, che parte da lontano e che è il risultato anche di precisi progetti politici e sindacali. Né si può tacere che l’attenzione nei confronti della Scuola, per essere convincente, deve contemplare altri supporti “strutturali”, quali investimenti, fondi alle Scuole “autonome” (ormai stritolate dai debiti), chiusura del contratto di lavoro dei docenti ecc…

Quindi, pur nella considerazione che questa ultima settimana di maggio è il periodo in cui il lavoro - prevalentemente burocratico - dei docenti è al massimo livello e quindi non presenta le condizioni ottimali di serenità e distensione, necessarie alla riuscita dell’ iniziativa, è importante partecipare a questo progetto, con iniziative che sottolineino la funzione istituzionale della scuola e dei docenti secondo il principio ancora giuridicamente valido di una istituzione la cui funzione consiste
"nell’attività di trasmissione della cultura, di contributo alla elaborazione di essa e di impulso alla partecipazione dei giovani a tale processo e alla formazione umana e critica della loro personalità”, come recita il D.L. 16 Aprile 1994, n. 297 (Parte III, titolo I, Capo I ). Allora, esibiamo, con orgoglio, in questa settimana un po’ speciale, quel “semplice lavoro d’aula”, di trasmettere i contenuti delle discipline, perché è in quel “semplice” lavoro che consiste il valore di una “buona scuola”.

Cominciano noi docenti a rivendicarlo e a sostenerlo, in modo che l’ iniziativa possa diventare
duratura e ripetersi, con l’attenzione e la cura della politica, come appuntamento fisso di ogni anno che ribadisce il valore insostituibile della Scuola.


Roma, 23 maggio 2007