La Gilda degli insegnanti per il tramite della CGU al tavolo confederale
chiede l'area contrattuale della docenza, ovviamente gli altri sindacati intercategoriali che intruppano presidi e ata,  rispondono con  un silenzio imbarazzato o con  un dissenso scomposto (Confsal alias SNALS)
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Incontro su definizione comparti di contrattazione.

dalla C.G.U. Confederazione GILDA-UNAMS, 16/1/2007

 

Primo incontro di trattativa all’Aran per la definizione di un Accordo Quadro sui comparti di contrattazione. I rappresentati Aran, guidati dal Commissario straordinario avvocato Massella, hanno illustrato alle delegazioni confederali presenti le indicazioni contenute nei due atti di indirizzo predisposti dal governo. Attraverso le direttive del governo vengono individuati alcuni degli obiettivi che si intendono perseguire con l’atto negoziale che si dovrà predisporre.

E’ stato posto in evidenza dall’avvocato Massella come l’avvio del confronto negoziale sui comparti rappresenti di fatto l’atto prodromico necessario all’inizio della stagione contrattuale, ciò evidentemente impone tempi di azione molto stretti, tali comunque da non ostacolare l’apertura dei contratti collettivi di comparto.

I due atti di indirizzo del governo prescindono da indicazioni di carattere generale intervenendo nel merito di singole e specifiche questioni che vengono poste, attraverso l’Aran, all’attenzione del tavolo negoziale; in sostanza si propongono soluzioni di specifiche situazioni: Vicedirigenza, Enea, Monopoli di Stato, Enti Locali con la individuazione e la costituzione di nuove aree e comparti di contrattazione.

I rappresentanti sindacali hanno espresso critiche e riserve sulle indicazioni degli atti di indirizzo ritenuti troppo  ispirati dalle pretese categoriali e in contrasto con l’autonomia del tavolo negoziale. Le delegazioni di Cgil, Cisl, Uil hanno sostenuto la necessità di procedere in senso contrario ad  ulteriori scorpori in aree e comparti nuovi, ritenendo invece prioritario muoversi verso processi di semplificazione delle contrattazioni proponendo di riaggregare comparti separati da specifiche disposizioni legislative; ciò, a loro dire, favorirebbe una tutela maggiore delle categorie.

Di segno decisamente diverso l’intervento della delegazione Gilda Unams che, pur difendendo il valore dell’autonomia del tavolo negoziale, ha contestato decisamente l’intenzione di muoversi in direzione di macro aggregazioni contrattuali come unico strumento di forza sindacale capace di trovare le soluzioni più efficaci di difesa delle istanze dei rappresentati.

La delegazione Gilda Unams ha sostenuto che in ambiti in cui il lavoro dipendente si esprime a livelli alti di professionalità, con evidenti e marcate caratteristiche di autonomia e responsabilità professionale, in quegli stessi ambiti meglio e più efficacemente possono essere difese le categorie, individuando e definendo sistemi di contrattazioni specifiche uniche capaci di costruire percorsi importanti di valorizzazione.

Su queste basi la delegazione CGU ha posto la richiesta di trasformare il comparto scuola in due comparti separati ed autonomi di contrattazione uno per il personale docente ed uno per il personale amministrativo tecnico ed ausiliario. La delegazione ha sottolineato come alla base di una tale richiesta vi siano aggregati di dipendenti di dimensioni enormi 800.000 docenti e quasi 400.000 ATA.

Si tratta in sostanza di cogliere una storica occasione, ha rimarcato la delegazione CGU, per mandare un forte segnale di attenzione e di impegno alla scuola e soprattutto ai docenti italiani da parte delle organizzazioni sindacali e del governo, segnale da cui traspaia l’intento di promuovere, partendo proprio dalla definizione di ambiti  specifici di contrattazione, nuovi ed importanti percorsi di valorizzazione della professione docente. Una scelta negoziale di questo tipo sarebbe certamente capace di indurre effetti positivi sulla motivazione generale della categoria, promuovendone le sue legittime aspettative.

La richiesta della delegazione CGU è stata fortemente sostenuta dalla Confintesa che si è detta decisamente contraria alle aggregazioni di comparti con effetti di omologazione ed appiattimenti tra le categorie professionali.

Tra le Confederazioni presenti solo il rappresentante della Confsal si è dichiarato esplicitamente contrario alla proposta della CGU.

In un prossimo incontro si definiranno, attraverso una ricognizione puntuale, un indice degli argomenti che saranno oggetto di futuro confronto.

 


CGU


Roma, 16 gennaio 2007