Finanziaria:
quello che il Ministro non dice.

 dalla Gilda degli Insegnanti, 10/10/2006

 

Grande consenso e simpatia ha riscosso il Ministro Fioroni, con il suo intervento a sorpresa al Convegno organizzato dalla Gilda, lo scorso 5 ottobre, in occasione della “Giornata mondiale degli Insegnanti”.  Consenso e simpatia meritati, perché ha parlato con un linguaggio che è sempre stato quello della Gilda e di tutti gli insegnanti italiani. Non possiamo però non rilevare che, oltre alle tante cose condivisibili dette dal Ministro, ce ne sono alcune non dette, che hanno una rilevanza non trascurabile e che condivisibili non lo sono per niente. Ci riferiamo ad alcuni aspetti della Finanziaria 2007, che mentre scriviamo queste brevi note, è in attesa, dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, di seguire il suo iter parlamentare.

Molto si è scritto e detto a proposito di questa Finanziaria e alcuni esponenti sindacali, dopo la divulgazione delle prime bozza informali, hanno addirittura parlato, per quanto riguarda la scuola, di “macelleria sociale”. Se parlare di “macelleria” può risultare eccessivo, nella versione definitiva, insieme alle tante cose positive quali l’assunzione di 150mila precari, gli stanziamenti in favore dell’edilizia, dell’autonomia scolastica e dell’innovazione tecnologica, l’innalzamento dell’obbligo di istruzione fino a 16 anni, le  agevolazioni per libri di testo, le classi primavera, gli IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) per l’istruzione tecnica, i centri provinciali per l'istruzione degli adulti, nella Finanziaria sono presenti altre cose che non possono che configurarsi come “tagli”. Tagli consistenti e indiscriminati, nella migliore tradizione del precedente Governo, aggravati dal fatto che si vogliono far passare come ”Interventi per il rilancio della scuola pubblica”.

Non deve trarre in inganno, ad esempio, l’irrisorietà del valore 0,4 presente nell’articolo 66 punto 1a della Finanziaria, dove si prospetta di “incrementare il valore medio nazionale del rapporto alunni/classe”. Potrebbe sembrare poca cosa, ma l’incremento di tale rapporto, come facilmente dimostrabile utilizzando le tabelle ufficiali del M.P.I. (vedi Tab. 1), comporterà, a parità di allievi, il taglio di circa  14.000 cattedre. 

Tab. 1 -
Conseguenze dell’incremento di 0,4 punti del rapporto allievi/classi (a parità di allievi)

 

Scuola dell'infanzia

Scuola

primaria

Scuola secondaria
di I grado

Scuola secondaria

di II grado

Totale

Bambini/Alunni 06-07

960.250

2.560.984

1.626.837

2.592.769

7.740.840

Sezioni/Classi 06-07

41.994

137.927

77.749

118.052

375.722

Personale docente 06-07

84.599

251.366

169.676

232.799

738.440

Rapporto Alunni/Classi 06-07

22,87

18,57

20,92

21,96

20,60

Rapporto Docenti/Classi 06-07

2,01

1,82

2,18

1,97

 

Incremento alunni/classi 07-08

0,40

0,40

0,40

0,40

 

Rapporto Alunni/Classi 07-08

23,27

18,97

21,32

22,36

 

 

 

 

 

 

 

Classi 07-08

41.266

135.002

76.306

115.956

368.529

Docenti 07-08

83.132

246.035

166.526

228.665

724.358

Perdita classi 07-08

-728

-2.925

-1.443

-2.096

-7.193

Perdita cattedre 07-08

-1.467

-5.331

-3.150

-4.134

-14.082

Ma anche “la riduzione, a decorrere dall’anno scolastico 2007/2008, dei carichi orari settimanali delle lezioni” negli istituti professionali (art. 66 punto 1f) comporterà una riduzione di circa 5.800 cattedre (vedi Tab. 2), se, come prospettato dal vice-ministro Bastico in una intervista, “Oggi se ne fanno 40 la settimana, sono troppe e sono dispersive. Se ne possono fare benissimo 36 di ore”.

Tab. 2 – Conseguenza riduzione orario settimanale a 36 ore

Istituti Professionali

Orario settimanale

 

Alunni 06-07

 

546.392

Classi 06-07

 

26.252

Docenti 06-07

40

58.338

Docenti 07-08

36

52.504

Perdita cattedre 07-08

 

-5.834

Anche i commi 1b e 1e dell’articolo 66 non lasciano presagire nulla di buono. Nel primo caso si parla del superamento del rapporto 1/138 per la determinazione del numero di insegnanti di sostegno (e il senso del “superamento del rapporto” è facilmente intuibile), mentre nel secondo si prevedono corsi per i maestri “finalizzati al conseguimento delle competenze necessarie per l’insegnamento della lingua inglese” a decorrere dall’a.s. 2007-2008. Se si pensa che nell’anno scolastico corrente, nelle nostra scuola primaria operano 11.872 specialisti in lingua inglese, che nei prossimi anni questi colleghi dovranno tornare su posto comune. 

Riassumendo: circa 20.000 cattedre in meno a decorrere dall’anno scolastico 2007-2008, non ancora quantificabili le ricadute in termini di organico conseguenti al superamento del rapporto per la determinazione del numero di insegnanti di sostegno, altre cattedre in meno nei due anni successivi, con la sparizione nella primaria degli specialisti di lingua inglese, che ritorneranno su posto comune.

Magari non si tratterà di “macelleria sociale”, ma non si può certo dire che il Ministro Fioroni, con le forbici, abbia lavorato di fioretto.

 GdI - 10 ottobre 2006