I CIP protestano contro le disposizioni
della Finanziaria per la scuola.

dai C.I.P. del  18 novembre 2006

 

I C.I.P. denunciano il voltafaccia del governo Prodi che, nel maxiemendamento con il quale ha chiesto la fiducia per l’approvazione della legge di finanziaria 2007, non ha incluso l’emendamento n. 66.28 all’art. 66, sebbene approvato da tutto l’Ulivo. Ciò determinerà la cancellazione, dal 2010, delle graduatorie permanenti che regolamentano l’accesso ai ruoli dell’insegnamento e l’attribuzione degli incarichi per le supplenze temporanee.

Con questo atto si espropriano 296.496 insegnanti precari dei diritti acquisiti e maturati a seguito dei concorsi e del servizio ultra decennale. «Oltre ad essere una rapina delle nostre aspettative professionali ed umane – chiarisce Gianfranco Pignatelli, presidente nazionale dei Cip - questo atto è una mascalzonata politica senza precedenti. E lo è ancor più alla luce degli impegni assunti dai singoli politici e dai partiti dell’attuale maggioranza nel corso degli anni precedenti, ribaditi in campagna elettorale e trascritti nel programma con il quale il centro-sinistra ha vinto di strettissima misura le elezioni».

Alla stato dei fatti, il millantato impegno verso i precari s’è rivelato un raggiro. E' una vera e propria frode finalizzata solo ad estorcere voti per poi perpetrare la solita ignobile politica di sempre, fatta di annunci falsi ed ingannevoli, come quello del superamento del precariato mediante il piano triennale per l’assunzione di 150.000 docenti precari. Piano sprovvisto di copertura finanziaria e del tutto inadeguato sia a coprire i posti disponibili sia ad occupare i precari in graduatoria permanente, pari, rispettivamente, a due e quattro volte il contingente programmato.

I C.I.P. si aspettano dal Senato un rigurgito di dignità, equità e decenza politica perchè siano rispettati gli impegni assunti e salvaguardati i diritti oggi negati.

 

CIP - Direttivo Nazionale 18 novembre 2006