Comunicato stampa dell'ADPM. di Lucia Iorio dall'ADPM 21/11/2006
E’ assolutamente incredibile quello che questo
governo si sta apprestando a fare ai docenti precari della scuola.
Dopo aver fatto una campagna elettorale il cui “cuore” si basava sulla
fine del precariato, dopo aver duramente criticato il precedente
governo per aver tentato di cambiare il sistema di reclutamento in
modo anticostituzionale per mezzo dell’ormai famigerato articolo 5
della legge 53/03 , l’attuale governo decide di sopprimere le
graduatorie permanenti, senza proporre una fase transitoria di
reclutamento, ignorando le proteste di coloro che nella scuola
lavorano da anni e che rischiano di rimanerne fuori per sempre.
L’emendamento che avrebbe dovuto salvaguardare le graduatorie
permanenti, richiesto a gran voce da tutte le associazioni di precari,
dalle organizzazioni sindacali e presentato dagli esponenti della
stessa maggioranza, probabilmente sarà discusso al Senato. Al momento
infatti è stato approvato alla Camera il maxiemendamento che
addirittura fa decadere la valenza delle graduatorie nel 2010. Forse i
ministri di questo governo credono davvero che la promessa di 150.000
immissioni in ruolo possa servire da specchietto per le allodole per
coloro che nella scuola vivono e lavorano grazie alle graduatorie
permanenti? Siamo consapevoli che il meccanismo di dette graduatorie è
difficile e complesso, ma proprio perché da anni siamo inseriti in
queste graduatorie, e bene le conosciamo, e proprio perché ne sappiamo
individuare la complessità, nutriamo molti dubbi sul fatto che le
150.000 immissioni a tempo indeterminato (in realtà 75.000 perché i
contingenti sono ripartiti per il 50 % alle graduatorie permanenti e
per il 50 % alle graduatorie di merito), se mai ci saranno, potranno
davvero riguardare coloro che sono nelle graduatorie e che da anni
vengono “usati” dallo stato italiano benché abbiamo contribuito al
buon funzionamento della scuola pubblica per moltissimo tempo. Inoltre
ci piacerebbe sapere se il presente Ministro della Pubblica Istruzione
sia al corrente del significato pratico della distribuzione del
contingente, come del resto del fatto che le graduatorie verranno
riaperte fra pochi mesi e di conseguenza probabilmente saranno
nuovamente modificate da nuovi inserimenti e da trasferimenti : grazie
a queste modifiche le posizioni maturate dai docenti inclusi non
saranno forse mantenute e gli stessi rischieranno di perdere anche
posizioni e forse anche la possibilità di essere immessi a tempo
indeterminato. Il ministro Fioroni ha pubblicamente affermato che,
dopo l’immissione in ruolo di 150.000 precari, resteranno fuori solo
coloro che insegnano nella scuola pubblica da meno di tre anni. Tale
affermazione ci sembra assolutamente semplicistica e gratuita. Il
Ministro ha forse fatto un’analisi dei movimenti delle graduatorie
negli ultimi sei anni? Si è curato di controllare quanti docenti che
effettivamente insegnavano nella scuola pubblica da anni sono passati
di ruolo? Si è curato di sapere se tutti coloro che sono inseriti
nelle graduatorie permanenti sono veramente docenti precari della
scuola pubblica? Ne dubitiamo fortemente. Potremmo anche credere alla
buona fede del ministro, ma ci piacerebbe che i signori che ci
governano inizino seriamente a pensare che il precario non è una
persona priva di capacità di analisi o di critica, infatti noi tutti
siamo in grado di valutare e di capire quando veniamo presi in giro.
Lo avevamo capito nella precedente legislatura e purtroppo a nostro
danno lo abbiamo capito ora. |