COMUNICATO STAMPA.

La posizione dei CIP per la scuola dell'Unione.

dal C.I.P. Direttivo Nazionale del 19/4/2996

 

Che siano il 50% + 1, o poco più, non fa differenza. La maggioranza degli italiani ha scelto e questo basta. Basta a far sì che i prescelti onorino gli impegni assunti e realizzino il loro programma.

Hanno rischiato di perdere per la scarsa chiarezza sulle future imposizioni fiscali e, se hanno vinto, lo devono alla centralità attribuita alla lotta al precariato. Non a caso i CIP, comitati insegnanti precari, hanno abbandonato la tradizionale neutralità e preso posizione esplicita e ferma a favore dell’Unione. Ora ci aspettiamo i fatti. Le chiacchiere le abbiamo già tutte sorbite nel quinquennio trascorso. A nostro avviso, un governo coerente e serio deve dare un esempio forte e chiaro all’imprenditoria privata convertendo i contratti a tempo determinato degli statali in assunzioni in ruolo. Partire dal comparto scuola (il più precarizzato degli ultimi anni: + 153%), rilanciando l’istruzione pubblica, ripristinando le quantità falcidiate dalla Moratti. Restituendo, insomma, dignità e qualità alla scuola statale.


CIP - Direttivo Nazionale 18 aprile 2006