Scuola: la bozza di decreto di riforma del II ciclo

sul sito del Miur

Operazione trasparenza e partecipazione con il forum telematico.

 

Il Ministro Moratti: "Vogliamo superare le disuguaglianze sociali dell'attuale sistema

e garantire pari opportunità di accesso e di successo formativo a tutti gli studenti.

Pari dignità tra i percorsi liceali e quelli di formazione professionale".

 

  Comunicato stampa del MIUR, Roma, 18 gennaio 2005.

 

Per garantire la massima trasparenza e partecipazione, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca rende disponibile da oggi sul sito www.istruzione.it la bozza di decreto legislativo per la riforma del II ciclo di istruzione e formazione, già consegnata alle istituzioni interessate, alle forze politiche, alle Regioni, alle parti sociali, alle associazioni disciplinari, dei docenti, degli studenti e dei genitori, agli ordini professionali.

"Si tratta di una bozza messa a punto con gruppi di lavoro formati da oltre 200 esperti e dopo un primo confronto con le forze sociali e di categoria", puntualizza il Ministro Letizia Moratti. "La bozza, definita tra l'altro in coerenza con gli indirizzi e con le indicazioni dell'Unione europea, è ora aperta al contributo di tutti".

"Anzitutto", aggiunge il Ministro, "sottolineo che il nuovo impianto, in attuazione della legge 53/2003, si propone quattro primari obiettivi: consolidare ed innalzare i livelli culturali sia nei licei sia nell'istruzione e formazione professionale; superare le disuguaglianze sociali perpetuate dall'attuale sistema educativo, garantendo pari opportunità di scelta a tutti gli studenti, anche a coloro che provengono da famiglie economicamente e socialmente più deboli; garantire, grazie a una maggiore libertà di scelta, un maggiore successo formativo per tutti; contrastare il fenomeno della dispersione scolastica elevando l'obbligo scolastico fino al 18° anno di età".

"I percorsi liceali ed i percorsi di formazione professionale avranno pari dignità, in quanto il profilo educativo e culturale a conclusione degli studi sarà il medesimo. Ma vorrei soffermarmi brevemente su altri aspetti", prosegue il Ministro. "Tutti gli studenti, assistiti dagli insegnanti, potranno passare da un sistema all'altro in qualsiasi momento, grazie ad un sistema di crediti e di certificazioni per qualsiasi segmento del secondo ciclo frequentato con esito positivo, e accedere all'università. Agli studenti di entrambi i percorsi sarà data infine la possibilità di effettuare stage e tirocini in modo da confrontarsi con la società e con il mondo del lavoro".

"Un altro fondamentale punto caratterizzante", dichiara ancora il Ministro, "è quello della personalizzazione dei percorsi di studio. Essa permette una flessibilità e un arricchimento dell'offerta formativa attraverso lezioni aggiuntive e approfondimenti mirati delle varie discipline, a scelta dello studente".

"Invito tutti", conclude Letizia Moratti, "a considerare la forte valenza culturale del nostro progetto di ammodernamento della scuola italiana e ad inviare proposte e suggerimenti per migliorare la bozza di decreto".

Roma, 18 gennaio 2005