Gilda degli Insegnanti

di Bologna

 

Quelli che . . . non volevano la Gilda.

 dal coordinatore provinciale della Gilda di Bologna, Carlo Braga, 23/12/2005

 

A seguito della firma del contratto relativo al secondo biennio economico 2001/2005, con una circolare del 06/10/2005 (PROTOCOLLO : 11303/A26),  il Dirigente del C.S.A. di Bologna comunicava ai dirigenti scolastici provinciali il Diritto di accesso da parte della Gilda degli Insegnanti alla contrattazione integrativa e decentrata, informazione, consultazione.

Nell'ottobre scorso, in un momento di gravità per la scuola pubblica, in cui ci sarebbe stato bisogno del massimo impegno comune per fronteggiare il processo di trasformazione (in peggio) in atto, i sindacati confederali CGIL, CISL e UIL non hanno trovato di meglio da fare che impugnare cavilli formali per estromettere l’unica associazione di categoria rappresentativa a livello nazionale.

 

In una concezione monopolistica i sindacati confederali hanno continuato a ricercare l’esclusività della gestione della scuola, forse temendo che la partecipazione dell’unica rappresentanza di insegnanti potesse alterare l’equilibrio di una delegazione sindacale confederale composta da persone totalmente estranee all’insegnamento (Dirigenti Scolastici, distaccati di professione, sindacalisti provenienti da altro comparto, etc).

 

Ora, con una circolare del 20 dicembre 2005, il Ministero dell'Istruzione comunica a tutti le Direzioni Scolastiche Regionali (che hanno inviato una comunicazione alle OO.SS. che volevano impedire alla Gilda di partecipare alle varie fasi di contrattazione) il pieno diritto della Gilda degli Insegnanti all'accesso alla contrattazione integrativa decentrata, all'informazione ed alla consultazione.

Assicuriamo i colleghi che la voce della Gilda degli Insegnanti continuerà a rappresentare la nostra categoria  in tutte le sedi in cui si parlerà di Scuola e di insegnanti e cercherà di valorizzare quanto e più di prima il ruolo fondamentale che essa svolge.

 

Bologna 23/12/2005

 

Il coordinatore regionale (non più estromesso) 
Prof. Carlo Braga