COMUNICATO STAMPA dei precari della scuola

 

dal Coordinamento Precari della Scuola di Venezia, 24/9/2004

 

Con la pubblicazione delle graduatorie permanenti definitive del personale docente, avvenuta il 10 di settembre, sono in via di conclusione le operazioni di stipula, per la provincia di Venezia, di un migliaio di contratti a tempo determinato per il personale docente ed ATA in ogni ordine di scuola.

QUESTO A DIMOSTRAZIONE CHE SENZA I PRECARI NON PUO’ AVVENIRE ALCUN REGOLARE INIZIO D’ANNO SCOLASTICO.

Il ritardo nella pubblicazione delle graduatorie ha comportato, per centinaia di docenti, la perdita dello stipendio anche per buona parte del mese di settembre, fatto che ci impegna a rivendicare comunque la decorrenza giuridica ed economica dal 1 settembre dei contratti stipulati.

Senza contare lo “scippo” degli spezzoni orari inferiori alle sette ore che, invece di essere legittimamente messi a disposizione dei C.S.A. per accorparli ad altri per effettuare le nomine annuali, sono stati lasciati a disposizione dei Dirigenti Scolastici, i quali hanno pensato bene di offrirli a “colleghi serpenti” di ruolo come ore straordinarie, togliendo lavoro ai docenti precari.

Per i lavoratori precari della scuola si apre un anno scolastico cruciale.

Con l’attuazione della Controriforma Moratti, tra la riduzione del monte ore, l’abolizione del Tempo Pieno e Prolungato, l’abolizione di alcune discipline, il passaggio dell’Istruzione Tecnica e Professionale alle Regioni, si produrrà un taglio di 200.000 posti di lavoro di docenti e ATA e la conseguente espulsione definitiva dei precari.

E’ per questo che il personale docente ed ATA assunto a tempo determinato si trova in uno stato permanente di agitazione.

 

Assoluta non collaborazione dei precari:

  • niente gite scolastiche,

  • visite d’istruzione,

  • attività extra non obbligatorie,

  • niente supplenze “tappabuchi”,

  • rifiuto di accettare gruppi di alunni di classi smembrate per assenza docente, come ospiti in classe – visto che non si chiamano più supplenti e non ci sono più ore a disposizione essendo le cattedre tutte ricondotte a 18 h -.

 

Si invita ad assumere il 27 di ogni mese come data simbolo per organizzare iniziative di lotta e mobilitazioni contro la precarizzazione che coinvolge in primo luogo i precari, ma comincia a pesare su tutto il personale della scuola.

Il 27 di ogni mese, giorno di paga per gli statali, deve diventare per chi non ha - come i precari della scuola - lo stipendio garantito ogni mese una data simbolo di lotta e di mobilitazione.

OGNI 27 DEL MESE E’ SAN PRECARIO, visto che i precari della scuola non sanno più a che Santo affidarsi e visto che i colleghi docenti di Religione (immessi in ruolo in 15.000 per una materia facoltativa) hanno avuto un buon Santo Protettore.

Per il San Precario di lunedì 27 settembre i supplenti si presenteranno in classe con la coccarda “precario sfruttato dallo Stato”, (in allegato) a ricordare a tutti che l’Amministrazione risparmia, con lo sfruttamento dei supplenti (tra stipendi estivi mancanti, progressione di carriera inesistente, ritardi nelle nomine, ecc.), mediamente ben 8.000 € rispetto al personale con contratto a tempo indeterminato.

 

I lavoratori precari della scuola aderiscono alla GIORNATA NAZIONALE DI LOTTA contro la “riforma Moratti”, indetta dai coordinamenti e comitati di genitori/insegnanti in difesa del tempo Pieno e Prolungato per il 1 ottobre in tutte le piazze e in tutte le città.

I precari parteciperanno venerdì 1 ottobre, con concentramento alle ore 16.00 in Riva de Biasio – di fronte al C.S.A. –, al corteo acqueo in Canal Grande.

 

COORDINAMENTO PRECARI DELLA SCUOLA

VENEZIA, 24/9/2004