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La GILDA degli Insegnanti è in Italia
l'unica Associazione professionale di soli docenti.
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La GILDA è organizzata con un sistema
democratico di delegati a livello di scuola, a livello provinciale
e nazionale. |
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La GILDA è una associazione trasversale e
indipendente da tutti i partiti, che mantiene vivo il principio
della difesa della libertà d'insegnamento garantita dalla
Costituzione, ed è contro la logica della scuola azienda.
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La GILDA chiede un contratto specifico per i
docenti, per valorizzare le particolari caratteristiche della
professione e per riconoscere il lavoro sommerso.
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La GILDA, dopo il 1988 (l'ultima volta in
cui abbiamo avuto un riconoscimento economicodegno di essere
considerato tale), non ha più firmato contratti che hanno
eliminato gli scatti biennali, aumentato i carichi burocratici ed
impiegatizzato i docenti. |
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La GILDA chiede la valorizzazione del
"lavoro d'aula" e si oppone alla dispersione di denaro pubblico,
che quotidianamente avviene con l'utilizzo del fondo d'istituto
per iniziative, che troppo spesso nulla hanno a che vedere con la
trasmissione delle conoscenze. |
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La GILDA chiede regole chiare, certe e
stabili per l'assunzione dei nuovi docenti. Regole che
garantiscano inoltre alla società la salvaguardia della qualità
dell'istruzione. |
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La GILDA si è opposta alla Riforma dei cicli
di Berlinguer, ma si è opposta anche alle ultime operazioni
riformistiche del nuovo ministro; ha espresso la sua contrarietà
all'avvio dei bambini di due anni e mezzo alla scuola
dell'infanzia; ha impedito la realizzazione della riduzione di un
anno delle superiori; sta lottando contro la gerarchizzazione dei
docenti conseguente all'introduzione della figura del tutor.
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La GILDA vuole una riforma degli organi
collegiali che valorizzi i docenti e il Collegio ed ha chiesto che
la Presidenza del Collegio sia affidata a un insegnante.
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La GILDA vuole degli esami di Stato finali
che riconoscano l'impegno e valorizzino lo studio.
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