PRECARI: IL GOVERNO SALVA LA FACCIA, I PROBLEMI RESTANO
dal Coordinatore nazionale della Gilda Alessandro Ameli, 28 luglio 2004
Le modifiche approvate ieri in senato relative alle norme sulle graduatorie permanenti dei precari sono una parziale marcia indietro del governo per salvare la faccia. Restano però i problemi legati ad elementi di iniquità frutto di pressappochismo ed incompetenza. La Gilda mantiene i ricorsi al Tar Lazio, nei prossimi giorni saranno depositati gli aggiornamenti sulla base dei mutamenti normativi intervenuti, l’udienza è stata fissata al 25 agosto. Sono soprattutto i cambiamenti introdotti con effetti retroattivi che hanno suscitato profondo sconcerto ed indignazione tra i colleghi precari, ma sul tappeto anche la cattiveria di cambiare le regole a termini scaduti e il generale senso incertezza e precarietà. Un clima di caos che ha colpito il personale precario già per mille altri versi discriminato. Ora i CSA (ex provveditorati) dovranno rifare tutto daccapo, anche in previsione delle future immissioni in ruolo. In questo quadro il contenzioso si sposterà inevitabilmente anche sui pochi fortunati che si vedranno assegnare una cattedra definitiva a settembre. L’impressione che si coglie è di una volontà politica votata al “tanto peggio, tanto meglio” che dovrebbe portare a soluzioni assurde come quella della chiamata diretta ventilata in una ipotesi ministeriale di qualche giorno fa. In questa generale confusione c’è un dato inequivocabile nella scuola italiana mancano i docenti: i contratti precari quest’anno erano più di centomila.
Date queste premesse difficilmente il prossimo anno scolastico potrà avviarsi con regolarità. E tantomeno potrà essere elusa, a partire da settembre, una forte mobilitazione contro la crescente precarizzazione del rapporto di lavoro nella scuola e contro la riforma.
Roma, 28 luglio 2004. |