E' ufficiale,

la qualità dell'integrazione scolastica

sarà valutata.

I quesiti riguardanti gli indicatori della qualità dell'integrazione scolastica

saranno inseriti nella valutazione del sistema d'istruzione.

Grazie alla presenza, tra gli esperti ministeriali, di due rappresentanti

delle associazioni, in particolare della Fish e della Fand.

Ma le richieste e le proposte alle quali il ministero deve rispondere sono ancora tante.

 

di Salvatore Nocera, da Superabile del 23/12/2004

 

Il 21 dicembre scorso si è riunito un gruppo di studio dell’Invalsi (l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema d’istruzione), subito dopo l’approvazione del decreto delegato della legge di riforma della scuola che lo riguarda. All’ordine del giorno i criteri per la valutazione generale del sistema d’istruzione italiano. La novità quest’anno è stata costituita dalla presenza fra gli esperti ministeriali anche di due esperti delle due principali federazioni di associazioni di persone con disabilità e dei loro familiari, la Fish (Federazione italiana per il superamento dell’handicap) e la Fand (Federazione tra le associazioni nazionali dei disabili) invitati per la prima volta, in accoglimento della richiesta formulata dall’Osservatorio sull’integrazione scolastica del ministero, composto fondamentalmente dalle associazioni.

Nell’ambito dei vari quesiti predisposti per le scuole sulla valutazione del loro servizio d’istruzione, sarà inserita una batteria di quesiti che riguarderà gli indicatori della qualità dell’integrazione scolastica. A differenza di tutti gli altri quesiti, tendenti ad effettuare delle rilevazioni, quelli predisposti dall’Osservatorio sono invece formulati in modo da consentire di valutare i diversi livelli di qualità dell’integrazione, passando da un livello massimo a uno intermedio sino a uno minimo, al di sotto del quale, anche se la singola scuola dichiara di fare integrazione, questa non è valutabile come tale per la sua inesistente qualità.

Mentre alcuni sindacati e centri culturali contestano alcuni aspetti dei questionari generali, difficilmente potranno contestare i quesiti sull’integrazione, poiché non si limitano a raccogliere dei dati, ma ne consentono un’immediata valutazione da parte di tutti.

In un momento in cui le tematiche dell’integrazione scolastica sembrano (e in buona parte sono ) eclissati da altri aspetti quali l’integrazione degli studenti stranieri, le modalità della discussa riforma etc., l’ufficializzazione della valutazione della qualità dell’integrazione degli alunni con disabilità, assume una particolare rilevanza di rilancio, anche se le associazioni attendono da tempo che il ministero dia risposte alle numerosissime richieste e proposte da troppo tempo accumulatesi sui tavoli ministeriali. Questa iniziativa concordata fra ministero e l’Invalsi è il primo inizio di risposta. Però è ancora troppo poco.

Speriamo che subito dall’inizio del nuovo anno le risposte ministeriali divengano più rapide e numerose. Nell’approssimarsi delle festività natalizie, la speranza per le associazioni è d’obbligo. Le risposte politiche ministeriali, malgrado le gravi assenze riscontrate nella finanziaria, lo saranno pure?