Entro il 15 marzo le domande per il part time

di Antimo Di Geronimo

I docenti e i lavoratori Ata, che intendono chiedere la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale, hanno tempo fino a venerdì prossimo, 15 marzo, per presentare la domanda. Il part time non potrà essere richiesto, invece, per i dirigenti scolasti e i direttori dei servizi generali e amministrativi, perché la normativa non lo prevede.

La domanda va indirizzata al Direttore generale regionale del Ministero dell'Istruzione, competente per territorio, e dovrà essere inoltrata, per via gerarchica, tramite la scuola dove il lavoratore presta servizio. Il lavoratore, nel caso la domanda venga accolta potrà scegliere tra il part time orizzontale o verticale. Nel primo caso, la prestazione, sebbene ridotta, sarà distribuita su tutti i giorni della settimana, escluso il giorno libero. Nel caso, invece, del part time verticale, gli obblighi di lavoro saranno concentrati solo in alcuni giorni della settimana.
A questo proposito, il Ministero, negli anni scorsi, ha raccomandato ai dirigenti scolasti di non disporre il monte ore in più di 3 giorni alla settimana. Il tutto per invogliare i docenti a scegliere questo tipo di rapporto, che consente all'amministrazione di abbattere notevolmente i costi del personale.

La durata minima del contratto a tempo parziale è di due anni. Per comprovate esigenze del lavoratore è possibile chiedere la trasformazione a tempo normale anche prima dei due anni. Il part time nella scuola è regolato ancora dall'ordinanza permanente n..55 del 13 febbraio 1998.

Un provvedimento che dispiega pienamente i suoi effetti dal momento che, nel frattempo non sono intervenuti ulteriori provvedimenti.

13 marzo 2002