ATTO GRAVE SULLA STORIA

LIBRI SOTTO TUTELA GOVERNATIVA

PER GLI INSEGNANTI DI STORIA
NON VALE
IL PRINCIPIO COSTITUZIONALE DI LIBERTA' D'INSEGNAMENTO
 

COMUNICATO STAMPA
DEL COORDINATORE NAZIONALE DELLA GILDA

CONTROLLO SUI LIBRI DI STORIA VIOLATA
LA LIBERTA’ DEGLI AUTORI E QUELLA DI INSEGNAMENTO


 



La risoluzione approvata dalla Commissione Cultura della Camera di impegnare il Governo a controllare i libri di testo di storia ignora le regole più elementari della democrazia e del pluralismo, rappresenta una pericolosa violazione di diritti costituzionalmente garantiti come quelli di libertà di espressione del pensiero e di libertà di insegnamento.
E’ un rozzo, maldestro e intollerabile tentativo di rivisitazione della storia nazionale che prelude evidentemente alla riabilitazione di periodi e uomini che la storia ha condannato.
E’ altresì evidente che la Commissione Cultura della Camera conosce la verità storica ed è certa che essa non è rappresentata nei libri di testo, come pure deve essere certa che i docenti italiani siano per gran parte idioti e faziosi, tali comunque da non essere in grado di scegliere i testi giusti. Non possiamo esimerci dal suggerire l’opportunità che sia lo stesso governo a scrivere testi scientificamente rigorosi e rispettosi della verità storica e a fornirli alle scuole con l’obbligo per i docenti di adottarli. (Opportunità già sperimentata a suo tempo in Italia e in vari altri paesi)
Naturalmente sarà necessario solo riscrivere la parte della Costituzione che garantisce la libertà di espressione del pensiero e la libertà di Insegnamento e limitare l’esercizio di qualche altra libertà, ma Garagnani (è lui il proponente) saprà trovare sicuramente la soluzione. Utili esempi li può cercare nella storia recente quella del periodo che va dal 1925 al 1943.
 
 

Il Coordinatore nazionale Alessandro Ameli