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Vu' imparà?

Vu’ cumprà. Ho comprato un orologino, da un vu’ cumprà. Un braccialetto di gomma colorata dove leggi l’ora (i minuti no). Ci vai in acqua ed è identico (mi sembra) a quelli dei negozi dove costano il doppio. L’ho comprato su una spiaggia toscana. Il vu’ cumprà s’è messo davanti alla sdraio e abbiamo contrattato. Forse m’è scappata una parola in veneto, prima che lui dicesse: - Una be’essa (Una bellezza, ndr). Forse ha copiato da me. Così, al volo. Gli ho chiesto se avesse mai venduto le sue cose anche a Venezia. Mai. Come abbia fatto a parlare in veneto resta un mistero. Gran venditore, ha divinato la mia origine lasciandomi con l’orologino in pochi minuti (che non si leggono).

Vu’ cumprà continuano a chiamarli i giornali. Un disco rotto. Loro non parlano così (parlano così appena arrivati). Magari sono colti - come Abdou Thiam, ambulante sulle spiagge di Monopoli, ex maestro imputato d’omicidio in un giallo di Carofiglio. Certi giornali tra un po’ scriveranno che ci vogliono controlli anche sui vu’ imparà. Insegnanti del Sud che aspirano alle future gabbie salariali del Nord, ma non hanno passato il test di cultura locale. Fanno gli ambulanti abusivi, davanti alle scuole. Sotto la canicola espongono corsi di recupero estivi griffati “Scuola Italiana”. Ma si vede subito che è roba taroccata. . 

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