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Unico, prevalente o
Pidielle? Liscia, gassata, o Ferrarelle? Guardavi le figure della réclame e sceglievi la donna coi capelli un poco mossi (l’acqua minerale, leggermente effervescente). Unico, prevalente, o facoltativo? Il maestro (come la classe) non è acqua, la cosa meno semplice. Il dietrofront c’è e non c’è. Quando le ore saranno 30, o 40 (tempo pieno), i maestri saranno due, sì, ma uno alla volta: uno entra e l’altro esce dalla classe. Mariastella ripete il suo mantra nel giorno della grande conta in casa CGIL: «Le famiglie e le scuole possono o no fare delle opzioni sul maestro unico? “No. Il maestro è sempre unico […] Non c’è compresenza, non c’è modulo.”» (La Stampa, 12/12/08).
Quando le famiglie decideranno, sapremo invece
quante maestre andranno in classe. Gli organici dipenderanno dalle loro
richieste. La destra parla però come se la protesta non spostasse mai
niente. Si fa un canale su Youtube – con la faccia da maestrina (unica)
di Mariastella, dolcevita viola attillato, occhialini – e in 27 secondi
esatti dice: cambiamo la scuola insieme, non posso accettare lo status
quo (sui commenti nel sito, no comment). Aspettiamo il Pd su YouDem (con
la faccia della sua ministra ombra della scuola, look da definire), a
convincerci in un pugno di secondi che il finanziamento alle private
cattoliche è il top di uno stato laico. Arlekin |